PATTI – Patti Futura: ”Le letture dei contatori dell’acqua si stanno effettuando in modo errato”
“La gestione in queste modalità della parte legata al delicato compito delle letture dei contatori potrebbe esporre il nostro ente a possibili contenziosi. Con questa interrogazione intendiamo capire perché si stia procedendo in questi termini, e se gli stessi dovessero essere errati, il nostro compito è quello di far correggere immediatamente il tiro, chiederemo la convocazione della commissione tributi e una audizione dei responsabili della società Creset”.
Questo, in sintesi, il contenuto dell’interrogazione, a risposta scritta, a firma del capogruppo di “Patti Futura” Filippo Tripoli, al sindaco, al dirigente del settore tributi e al responsabile dell’agenzia per la riscossione del tributi comunali Creset.
Quest’ultima, a seguito di regolare bando, gestisce la riscossione di alcuni tributi comunali; “la società – precisa Tripoli – potrebbe, secondo apposito regolamento, avvalersi della collaborazione di personale interno, “sfruttando” così le competenze acquisite nel tempo”.
In queste settimane la società Creset sta effettuando su tutto il territorio comunale la prevista lettura dei contatori, “ma abbiamo avuto modo di costatare – denuncia Tripoli – che si sta effettuando in modo errato e, pertanto, potrebbe esporre il nostro ente a possibili contenziosi”.
le ricevute di detta lettura – incalza l’interrogante – vengono lasciate in prossimità di contatori di condomini e abitazioni, senza riportare le previste diciture nè la corretta compilazione degli stessi(numero contatore, numero utente, nominativo utente).
A nostro avviso, tali letture non hanno alcun valore e, come già evidenziato, potrebbero esporre l’ente a possibili contenziosi e, comunque, indurre in confusione l’utenza”.
Pertanto, Filippo Tripoli chiede ai destinatari dell’interrogazione “di voler illustrare il criterio utilizzato per la lettura dei contatori, secondo quale parte della convenzione la stessa andrebbe eseguita nelle modalità da noi esposte che, ribadiamo, riteniamo errate; perché la società, come previsto dalla convenzione, non sta utilizzando il personale interno, al fine di una proficua collaborazione, ad esempio per la lettura di questi giorni”.
Nicola Arrigo
