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PATTI – Mxgp di motocross. Tre gare alla fine, margine + 101, per il pilota pattese Tony Cairoli l’apoteosi è sempre più vicina

PATTI – Mxgp di motocross. Tre gare alla fine, margine + 101,  per il pilota pattese Tony Cairoli l’apoteosi è sempre più vicina
Agosto 21
12:05 2017

Il Gran Premio di Svezia ad Uddevalla, 16^ prova del campionato mondiale di motocross Mxgp, non passerà certo alla storia come uno dei migliori disputati da Tony Cairoli, ma potrebbe avergli spalancato definitivamente la porta del nono titolo iridato in carriera.

Su un tracciato sabbioso, molto scavato, reso ancor più complicato, nella prima manche, dalla pioggia, il pilota pattese ha incontrato non poche difficoltà, ma anche in una giornata senza lampi è riuscito a ricavare il massimo, portando a 101 i punti di vantaggio sull’unico in grado ancora di impensierirlo, l’olandese Jeffrey Herlings, quando restano da disputare tre gare.

Indubbiamente, Tony ha avuto dalla sua anche la dea bendata che, di contro, si è accanita contro Herlings. Questi, infatti, nella prima manche, aveva rosicchiato, con un secondo posto e dopo una bella rimonta, 10 punti a Cairoli, che, dopo una disastrosa partenza che lo aveva relegato al 18° posto, non era riuscito a risalire, pur avendo centrato il giro più veloce oltre la nona piazza. In realtà, il “furetto” della Ktm aveva provato a guadagnare qualche altra posizione, ma proprio nell’ultimo giro, nel tentativo di superare Jeremy Van Horeebek, era caduto e, quindi, aveva tirato i remi in barca.

Anche in avvio della seconda manche sembrava che il pilota orange potesse impensierire ancora Cairoli in ottica mondiale. L’alfiere del Team De Carli, infatti, partiva di nuovo male, ritrovandosi attardato in nona posizione e girando con tempi più alti, di almeno 2 secondi, rispetto ai primi. Herlings, invece, imprimeva un buon ritmo che lo portava in seconda posizione, dopo aver scavalcato il redivivo Tim Gajser, campione in carica, che, alla fine, dopo una stagione in cui è stato limitato dagli infortuni, ha riassaporato il dolce gusto della vittoria di un gran premio. Pochi secondi dopo aver “messo” la propria moto davanti a quella dello sloveno, Herlings incappava nell’imponderabile: infatti, si rompeva la catena della sua moto e, quindi, era costretto al ritiro. A quel punto Cairoli, risalito in settima posizione, forse memore del fatto che nel 2012, ad Uddevalla, aveva racimolato un doppio zero, non aveva più alcun motivo di prendersi rischi inutili su una pista sempre più insidiosa e così, pure al culmine di una gara senza sussulti, con un settimo posto finale per lui alquanto inusuale e con la “miseria” di 26 punti (12+14), il “messinese express” traeva il massimo possibile in chiave iridata, facendo un ulteriore, probabilmente decisivo passo verso il titolo.

Come detto, a vincere il gran premio era Gajser, che precedeva i francesi Romain Febvre e Gautier Paulin. Cairoli “saliva” così a 631 punti, seguito da Herlings con 530, Palin con 526 e Desalle con 519. Dopo due settimane di riposo, si tornerà in pista in settembre per tre domeniche consecutive: .il 3 a Jacksonville, negli Stati Uniti, il 10 ad Assen, in Olanda, ed il 17 a Pays de Montbeliard, in Francia. Per Cairoli l’apoteosi è sempre più vicina !

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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