Patti24

 Breaking News

BUON 2024 – Che ciascuno faccia la propria, piccola o grande, parte, affinchè l’anno nuovo potrà essere davvero “migliore”. Auguri da PATTI24

BUON 2024 – Che ciascuno faccia la propria, piccola o grande, parte, affinchè l’anno nuovo potrà essere davvero “migliore”. Auguri da PATTI24
Dicembre 31
19:28 2023

Ogni anno che si chiude dà spazio al “resoconto” e apre a nuovi progetti, a nuove attese. Ogni anno che si chiude dà spazio a rimpianti e a ricordi belli, fa ripensare a conquiste e a fallimenti; ogni anno che si apre ce lo auguriamo sempre “buono”, anzi migliore del precedente, di cui magari ricordiamo esclusivamente le cose negative.

Allora, se dovessimo tener fede ai detti popolari c’è da stare poco allegri per il 2024 che si apre; si suole dire, infatti, “Anno bisesto, anno funesto”.

Intanto, che 2023 si chiude ? E’ stato davvero migliore del 2022 ? La risposta, positiva o negativa che scaturisce, in buona parte, da come noi lo abbiamo vissuto, al di là di ciò che “è capitato” inaspettatamente o indipendentemente dalla nostra volontà.

Chiudiamo un anno in cui magari abbiamo perso qualche persona cara o qualche amico, un anno in cui qualcuno – più di uno, purtroppo, – si è ammalato o ha perso il lavoro, un anno in cui, a giudizio di molti, Patti non è riuscita a fare il salto di qualità, con i problemi di sempre a cui se ne sono aggiunti altri. Chiudiamo un anno in cui tante, troppe famiglie hanno sperimentato svariate difficoltà, in cui gli spunti culturali sono stati davvero pochi, in cui la politica ha vissuto i suoi consueti balletti, con salti da uno schieramento all’altro, in cui l’ospedale “Barone Romeo” ha ulteriormente fatto parlare di sé in termini negativi, non riuscendo ad offrire i servizi di cui potenzialmente dispone, tra il menefreghismo di molti che, di tanto in tanto, vengono al suo “capezzale” a fare un po’ di passerella e promesse sistematicamente dimenticate.

Negli ultimi giorni, ad esempio, ha creato molto scalpore e suscitato tanta rabbia la chiusura dell’ufficio ticket, decisione incomprensibile e inaccettabile, così come, stante la carenza di personale, si continua a rimanere ore e ore “parcheggiati” al Pronto Soccorso, senza ricevere alcuna assistenza o essere sottoposti ad alcun esame e venendo, talvolta, rimbrottati – non sempre, purtroppo, in modo ortodosso (e sono tante le segnalazioni in tal senso) – se si osi chiedere quanto ci sia da aspettare o quando sarà il proprio turno.

Ecco: a nostro avviso il primo vero, grande progetto da portare avanti per il 2024, tutti insieme, dovrebbe essere proprio quello di fare la voce grossa affinchè il nostro ospedale non perda costantemente prestigio e venga, al contrario, “rivitalizzato” e rilanciato, in un territorio vasto e non adeguatamente “coperto”. Non serve a nulla lamentarsi, pubblicare post sui social, se poi tutto finisce lì e non si fanno azioni di forza. Una prima azione potrebbe essere quella di “pensarci bene” se si dovesse votare per la Provincia (qualora venissero, come sembra ormai prossimo, ricostituite) e in occasione delle elezioni per il Parlamento Europeo.

Patti ha assoluto bisogno non di “parolai”, peraltro non pattesi, che puntano esclusivamente sulla “captatio benevolentiae”, non di mestieranti della politica, anche perché da tempo, ormai, non riesce ad esprimere alcuno che possa adeguatamente rappresentarla a tutti i livelli.

Si è sperimentato più volte quanto sia inutile affidarsi a “forestieri” che hanno Patti sulla bocca solo in occasione degli appuntamenti elettorali e poi, guadagnata la “poltrona”, non la tengono per niente in considerazione.

E qui anche i politici locali devono fare la propria parte, tirare fuori gli attributi e lottare col coltello fra i denti, senza compromessi, senza rinvii, senza “do ut des”.

Non sappiamo se la nostra sia semplice utopia; dipende da tutti i pattesi che ora più che mai devono essere compatti nel rivendicare i propri, sacrosanti diritti.

L’augurio, allora, per il nuovo anno è che ciascun pattese sia davvero “faber fortunae suae”, che ciascuno faccia la propria, piccola o grande, parte, affinchè possiamo davvero risollevarci, perché siamo stanchi di vivere esclusivamente di ricordi, che resteranno sempre tali e susciteranno sempre più rimpianti se ci faremo sopraffare dalla deresponsabilizzazione, dalla delega e dalla rassegnazione.

Solo così il 2024 potrà essere davvero un anno “buono” e “migliore”.
Auguri.

Per PATTI24 NICOLA ARRIGO

 
Patti24
Gruppo Facebook 16.188 membri
Iscriviti al gruppo
 

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.