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TRIPI – Il Castello e l’Etna sullo sfondo come nel Signore degli anelli

TRIPI – Il Castello e l’Etna sullo sfondo come nel Signore degli anelli
Settembre 08
11:39 2016

castello_tripi_etna_effetto_signore_anelli_003Si riaccendono le luci sulla punta del Monte di Tripi ed il Castello normanno, posto sulla sommità del paese e del borgo di Casale, si illumina di scarlatto creando un gioco grafico impressionante. Ad aggiungere pathos, a questa già suggestiva scenografica, l’Etna che fa da sfondo; le nuvole nere ed i Nebrodi sfumati.

La nuova illuminazione predisposta dall’Amministrazione Comunale di Tripi – come commentato in una nota a firma del Responsabile della Comunicazione dell’Ente Santi Cautela – avrebbe scatenato la curiosità dei turisti che, attratti dall’affascinante spettacolo che ricorderebbe proprio l’occhio di Sauron del film di Peter Jackson vincitore di decine di premi Oscar, avrebbero immortalato, con fotografie, il paesaggio notturno nelle caldi notti d’estate.castello_tripi_etna_effetto_signore_anelli_004

“Manca solo il cast originale del film, tant’è che a qualcuno è venuto il dubbio che J.R.R. Tolkien, autore del libro nel secondo dopo guerra, non sia effettivamente passato da Tripi per immaginare la sua Mordor, queste le parole di Cautela. Una nuova forma di turismo cine-culturale? Dopo l’antica civiltà abacena, i geci e i romani, i normanni e gli arabi, in effetti hobbit e orchi mancano nel contesto tripense. Il Castello, da cui si gode di una vista mozzafiato, fa parte degli avamposti militari normanni, tuttavia oggi restano solo le rovine e un inquietante alone di mistero perché poche sono le fonti pervenuteci. Nel 1300 sappiamo della sosta di re Federico II nel castello di Tripi, costruito sull’altura più imponente a 610 metri sul livello del mare, che sovrasta l’intero paesaggio circostante. Fu usato come bivacco e poi successivamente come vedetta. L’unico riferimento che si può avere è datato 1154, data in cui il geografo Idris cita per la prima volta la fortezza medievale di cui oggi è possibile apprezzarne i resti delle mura circostanti il palazzo”.

 

 

Sara Gaglio

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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