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TERME VIGLIATORE – Giustizia per Mimmo. Anche l’ass. “Angeli sull’Asfalto” alla manifestazione di martedì 8 a Catania.

TERME VIGLIATORE – Giustizia per Mimmo. Anche l’ass. “Angeli sull’Asfalto” alla manifestazione di martedì 8 a Catania.
Gennaio 06
21:42 2019

“Nella qualità di madre superstite di vittime della strada e di Presidente dell’Associazione Vittime della Strada “Angeli sull’Asfalto” di Terme Vigliatore (ME), in nome proprio e di tutti i soci, comunico la nostra presenza alla manifestazione il giorno 8 gennaio p.v. dalle ore 09.00 davanti al Tribunale di Catania.

La nostra vicinanza, il supporto e il sostegno alla famiglia di Mimmo, parlano di incredulità, di dolore ma anche di rabbia. Ci saremo per chiedere, oltre la giustizia che ci auguriamo arrivi tramite un vero processo, la possibilità di ripristinare la verità perché Mimmo,  come chiunque in questa società ha diritto alla verità, nulla di più.”

Lucilla Barbasini Presidente

COMUNICATO STAMPA

CATANIA. Aveva 25 anni, Domenico Crisafulli quando, il 6 marzo 2017 perse la vita in un incidente stradale consumatosi poco dopo le 23 all’incrocio tra Via Sacco e Via De Logu a Barriera. Una scomparsa riguardo cui un video diffuso sul web ha acceso una nuova luce e per la quale, papà Pietro e tutta la famiglia chiedono verità. “Non crediamo più nella giustizia italiana, va riformato tutto – dice il padre della vittima il cui fratello Salvatore è morto nel 2013 a 48 anni dopo 10 anni di coma a seguito di un incidente stradale – .

Nemmeno un sostegno psicologico alle famiglie viene garantito. Mi chiedo come sia possibile chiedere il patteggiamento in una fase di indagine preliminare. Eppure, nel video, è evidente che l’auto contro cui è andato ad impattare Mimmo con il suo scooter, non si fermi allo stop. La cassazione, in alcuni casi nazionali, si è già pronunciata, definendo il trasgressore unico responsabile del sinistro. Purtroppo mi sovvien da dire, si utilizza il patteggiamento per mascherare la volontà reale di archiviare il caso. Hanno ucciso mio figlio più volte e la magistratura sta dando sempre più prova di come non dia valore alla vita umana. Ci siamo incatenati ai cancelli, stiamo combattendo contro perizie che riteniamo non rispecchino il reale andamento dei fatti. Chi ha sbagliato è una persona che ha tolto un padre a due bambini, che ci ha condannati all’ergastolo del dolore, allo strazio più grande che una famiglia possa conoscere, ad un qualcosa che le parole non possono descrivere. La vicinanza dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada Onlus A.I.F.V.S., del Presidente Alberto Pallotti, del referente Campania ed agro aversano Biagio Ciaramella e di tante persone- conclude -, ci spingono a combattere, ma non è facile.

L’A.I.F.V.S Onlus ha risposto positivamente all’appello della famiglia Crisafulli e sarà a Catania il prossimo martedì 8 gennaio. Inoltre, saranno presenti  per il sostegno ed il supporto anche l’Associazione “Mamme Coraggio” presieduta da Elena Ronzullo e l’Associazione Vittime della Strada “Angeli sull’Asfalto” Onlus di Terme Vigliatore (ME) presieduta da Lucilla Barbasini. “L’omicidio di Mimmo, avvenuto il 6 marzo 2017 è stato trattato in modo superficiale dalla Procura della Repubblica – dice Alberto Pallotti Presidente A.I.F.V.S. -.

Le indagini sono state poco approfondite e lasciate in sospeso. Si sono evidenziate più le responsabilità della vittima che quelle del conducente della vettura. Per questo motivo il Procuratore di Catania ha richiesto un’archiviazione. Dopo che il caso è stato riaperto, la Procura ha proposto un patteggiamento a 5 mesi e 10 giorni, partendo dal minimo della pena di 2 anni e poi ipotizzando un concorso di colpa molto grave da parte dello sfortunato Mimmo e modestissimo  della guidatrice. Questo mi ha convinto ad intervenire in prima persona. Credo che la nostra associazione sia nata proprio per combattere questi processi che rischiano di diventare farse senza la dovuta attenzione. Anche se nutro la massima fiducia nella giustizia e nei giudici del Tribunale di Catania, non possiamo dire la stessa cosa della Procura della Repubblica – dichiara-. Il mancato processo è inspiegabile ed ingiustificabile. Se si vuole dare la colpa a Mimmo per la sua morte, che lo facciano in un regolare processo e non con la pagliacciata del patteggiamento. La famiglia è convinta dell’assoluta innocenza di Mimmo e noi siamo con loro. Ci batteremo con tutte le nostre forze per dimostrare l’assoluta estraneità di Mimmo nell’incidente che lo ha ucciso e lo dimostreremo nel processo.  

Ho scritto personalmente alla Procura, al Tribunale, al Sindaco di Catania e a tutti i Consiglieri comunali. Nessuno mi ha ancora risposto. Per martedi 8 gennaio è in programma una manifestazione davanti al Tribunale di Catania, dove saranno presenti i responsabili dell’ A.I.F.V.S. ovvero Catania, Palermo, Cosenza, Verona, Modena, Napoli, Aversa, Pozzuoli, Avellino, Salerno.

Vogliamo giustizia per Mimmo, chiediamo al Giudice di respingere ogni tesi che lo incolpi. Non accetteremo – conclude – niente di diverso.

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.