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SAN PIERO PATTI – ”Consultazione popolare su centro d’accoglienza per migranti”, consiglieri si presentano, la segretaria no

SAN PIERO PATTI – ”Consultazione popolare su centro d’accoglienza per migranti”, consiglieri si presentano, la segretaria no
Dicembre 19
11:17 2015

Tra aria di incredulità e sentore di “beffa” si è chiuso – in verità senza neanche aprirsi – il consiglio comunale indetto per le ore 19:00 di ieri sera, 18 dicembre. Quella di ieri era un’adunanza attesa dal Consiglio e dalla comunità sampietrina data l’importanza del punto all’ordine del giorno: il regolamento inerente la consultazione popolare – annunciata per giorno 27 dicembre – il cui esito dovrebbe sostanzialmente stabilire se presso la casa di cura Villa Marià verrà istituito, o meno, un centro d’accoglienza per migranti.

La proposta, formulata dai consiglieri duranti la scorsa seduta, ha riscosso da subito il plauso dei sampietrini, finalmente considerati dalla politica quale parte attiva da interpellare in quelle che sono le decisioni che riguardano il loro territorio e futuro. Il passo seguente era, quindi, quello di proseguire ieri al fine di regolamentare la consultazione: luogo; tempi; regole, ecc. Il tutto a stretto giro in quanto il bando ministeriale per partecipare, come Comune, scadrebbe entro la prima decade di gennaio 2016. La consequenzialità dei fatti alle parole non si registra però negli ultimi anni – ed in troppi casi – tra i banchi consiliari. Ad onor del vero, ad essere vuote ieri sera però non sono state le poltrone dei “piani bassi” – ovvero quelle dei consiglieri – ma quelle posizionate più in alto, dove di solito siedono Sindaco ed Assessori. Ed ancora più sù: quella solitamente occupata dalla segretaria. Se Sindaco e Giunta ( presente solo il Vice Sindaco Interdonato e l’Assessore Taranto) sono ospiti che possono anche non partecipare ai lavori consiliari, cosa diversa è la mancanza del segretario comunale, senza il quale non può neanche aprirsi un civico consesso. Questa strana situazione si è verificata proprio ieri sera, prima volta nella storia ed a memoria dei consiglieri presenti. Non si è trattato di un imprevisto accaduto alla segretaria Dott. Limina, in ferie da giorni. Si è verificata, piuttosto, una situazione anomala: non si è trovato un “supplente” all’assente giustificata.

L’Amministrazione comunale avrebbe cercato un sostituto – come si evince da una nota inviata ieri alla Prefettura di Palermo, agenzia che gestisce i segretari comunali – richiedendo un supplente per i giorni 17 ( in programma una Giunta mai realizzata a causa dell’assenza dei due assessori) e per ieri 18. Nessun funzionario però, ieri, si è presentato al Municipio di San Piero Patti, impedendo di fatto lo svolgimento del consiglio.

La situazione di stallo ha fatto, e non poco, animare i consiglieri, delusi sia dal comportamento di un Sindaco ed un assessore ( Massimo Natoli) non presenti ad un’adunanza che, su carta, doveva trattare un importante argomento ma soprattutto spiazzati dall’assenza del funzionario. Possibile che su tutto il territorio non si sia trovato un segretario disponibile? E’ stata scritta, forse, in maniera poca chiara la richiesta di un supplente? A chi va attribuita la responsabilità dell’accaduto? A porre tali quesiti è stato per primo il Presidente del Consiglio Alfonso Schepisi che ha dovuto nominare, quale verbalizzante d’eccezione, il consigliere più giovane Gian Luca Camuti. Animate rimostranze sono giunte anche dal consigliere Franco Ferro in merito alla possibilità di poter portare avanti i lavori anche senza la presenza della segretaria comunale. Dopo una serie di telefonate per accertamenti ed un’attenta lettura del regolamento del consiglio, si è dunque deciso, per forza di cose, di chiudere la seduta e di rinviarla a data da destinarsi. Sperando adesso in una proroga del Ministero dell’Intero ( quasi certa, secondo voci non ufficiali) per partecipare al bando per l’adesione allo SPRAR. A questo punto slitta , sempre a data da destinarsi, anche la consulta popolare in merito.

Episodio singolare, quasi un “ sabotaggio” si è mormorato a più voci nell’aula Florio ieri sera. Tra l’incerto, una cosa invece appare chiara: i cittadini, dinnanzi a tali accadimenti, continuano inesorabilmente a perdere la pazienza, la fiducia e la speranza nelle istituzioni, davvero assenti ed oltre modo ingiustificate.

 

 

Sara Gaglio

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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