SAN PIERO PATTI – Consiglio Comunale, obiettivo salvaguardare l’occupazione dei lavoratori sampietrini
Due settori diversi, un unico obiettivo comune: salvaguardare l’occupazione dei lavoratori sampietrini. Con tale l’intento il Consiglio Comunale si è riunito ieri in seduta straordinaria per discutere del futuro sia dei dipendenti della Cooperativa Servizi Sociali che gestisce la Casa di Riposo “Villa Maria’” sia dei lavoratori precari del Comune di San Piero Patti. In entrambi i casi, il civico consesso e l’Amministrazione guidata da Ornella Trovato sembrerebbero aver avviato le soluzioni più idonee per garantire continuità alle unità lavorative operanti presso l’istituto di ricovero e gli uffici comunali.
Per quanto riguarda “Villa Marià”, bisogna fare un passo indietro, esattamente al marzo 2011, quando il Consiglio di allora diede quale atto di indirizzo alla Giunta quello di procedere tramite bando di gara per l’affidamento della gestione della casa di riposo. Negli ultimi 3 anni, a causa di diversi fattori, tale atto non è stato mai messo in pratica e la cooperativa ha proseguito il rapporto di collaborazione in virtù di proroghe. In vista della futura scadenza – fissata per il 31 dicembre p.v. –necessita giungere adesso, a stretto giro, ad una soluzione che possa garantire adeguata e continua assistenza agli ospiti e stabilità occupazionale agli operatori stessi.
Da ieri sera la strada da perseguire per poter risolvere la delicata questione sembra essersi definita. Il dott. Cono Galipò, presidente della Cooperativa, ha sottoposto all’attenzione del civico consesso una nota nella quale ha espresso la volontà di continuare il rapporto gestionale, mediante trattativa privata con l’Ente, per la durata di 3 anni (con possibilità di rinnovo per ulteriori 3). Affinché ciò avvenga la Cooperativa si è impegnata a garantire n° 3 gratuità di ricovero per il comune; la manutenzione ordinaria e la ristrutturazione di alcuni locali della struttura ed il pagamento degli stipendi arretrati per i soci nell’arco di un anno.
Al Comune Galipò ha invece richiesto: l’autorizzazione per l’utilizzo della casa di riposo e delle dismesse scuole delle c.de Sambuco e Balze per l’accoglienza anche di soggetti e famiglie extracomunitarie ed infine la gratuità del consumo dell’acqua e l’azzeramento di quella in contenzioso. Preso atto di tale nota, il Consiglio in accordo con l’Amministrazione si è riservato di vagliare la proposta della Cooperativa istituendo un’apposita Commissione e di decidere conseguentemente in futuro.
Risultato questo ottenuto grazie al senso di responsabilità e di rispetto per la delicata questione “lavoro” dimostrato dall’Amministrazione e da tutti i gruppi consiliari che hanno sposato in pieno le problematiche degli operatori della casa di riposo, come dimostrano le dichiarazioni di “Progetto Paese” e la lettera aperta del gruppo “Orgoglio, Impegno e Libertà”.
Eguale comunione di intenti tra i consiglieri è stata dimostrata anche sull’altro importante dibattito all’ordine del giorno riguardante la stabilizzazione dei 23 lavoratori con contratto a tempo determinato e dei 14 LSU in servizio presso il Comune di San Piero Patti. Due le mozioni in merito presentate dai capi gruppi Fabio Di Dio e Salvatore Bongiovanni entrambe rivolte al sindaco Trovato, alla Giunta ed al responsabile d’area dott.ssa Provvidenza Limina ai quali si chiede di predisporre urgentemente tutti gli atti necessari a tale stabilizzazione. «Da tempo lavoriamo in tal senso- ha dichiarato il primo cittadino – e, come confermano gli atti, stiamo proseguendo affinché tutto il personale precario sia stabilizzato. L’amministrazione, sin dal 2007, ha avuto quale obiettivo il raggiungimento di tale importantissimo risultato, reso difficoltoso a causa dei vincoli impostici dalla Regione. Voglio ribadire a tutti i dipendenti e alla cittadinanza il mio impegno e la mia volontà di giungere, entro il 2016, alla definizione di tale delicata situazione per me prioritaria. Considero pertanto gli emendamenti proposti come un sostegno all’Amministrazione in un percorso già avviato».
Visibilmente desiderosi di conoscere le proprie sorti, i lavoratori e le lavoratrici di San Piero Patti presenti ieri sera in aula possono sperare adesso in un futuro occupazionale più stabile e, quindi, più sereno e dignitoso per loro stessi e per le loro famiglie.
Sara Gaglio