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Una grande manifestazione di protesta per dire no all’inquinamento, ma soprattutto per dire un secco no alla sempre più probabile nascita di un inceneritore all’interno dell’Edipower a San Filippo del Mela.

Sono stati oltre 3000 i manifestanti che ieri pomeriggio si sono dati appuntamento sulla via Nazionale ad Archi, ed hanno voluto esternare, con tutta la loro rabbia, il proprio dissenso alla proposta di A2A. ”Quel genere di impianto non dovrà assolutamente nascere … non lo vogliamo perché noi e i nostri figli abbiamo diritto alla vita”.

Tutti i manifestanti giunti dai comuni vicini, in modo unanime, hanno fatto sentire la loro voce per contrastare ogni iniziativa industriale inquinante, in un territorio, dove, nessuno riesce a dimenticare l’incendio scoppiato l’anno scorso all’interno della raffineria.

Tutti in strada dunque, ieri è stato formato un lungo corteo pacifico, controllato durante tutto il percorso da un nutrito schieramento di forze dell’ordine. Erano presenti: amministratori locali, politici, comitati cittadini e un rappresentante della chiesa cattolica di Archi, il parroco Giuseppe Trifirò, colui che da una vita conduce una battaglia su quel territorio, come da lui stesso definito ”continuamente martoriato dalle industrie”.

Diversi gli striscioni presenti con vari slogan contro l’inceneritore e contro chi vuole realizzarlo a tutti i costi.

Secondo i manifestanti, questo è solo l’inizio, in quanto stanno già pensando ad altre iniziative, sempre nel limite della legalità, per bloccare sul nascere tutte le speculazioni industriali in cambio di un manciata di posti di lavoro.

 Placido Calvo
Foto di Domenico Calvo