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RACCUJA – Orchestra Pentamusa: ultime “Note di primavera”. Ospite d’onore il M° Parrino

RACCUJA – Orchestra Pentamusa: ultime “Note di primavera”. Ospite d’onore il M° Parrino
Giugno 15
12:13 2016

Domenica 12 giugno presso il Castello Branciforte di Raccuja, si è svolto l’evento conclusivo della stagione artistica “Note di Primavera”, promossa dall’Associazione Banda Musicale C. Spanò di Raccuja.

Il concerto della Pentamusa Wind Orchestra diretta dal M° Salvatore Crimaldi, organizzato in sinergia con l’Associazione nebroidea Pentamusa e in collaborazione con “Incontri Flautistici dello Ionio”, ha visto la presenza di un ospite d’onore, il flautista di fama internazionale M° Stefano Parrino, docente tra l’altro presso il conservatorio “Angelo Corelli” di Messina.
Un’ambientazione suggestiva quella scelta per i 55 strumentisti provenienti dalle cinque realtà associative del comprensorio (San Marco Wind Band di San Marco d’Alunzio, C. Spanò di Raccuja, Setticlavio di Castell’Umberto, V. Bellini di Sant’Angelo di Brolo, Nuovo Studio 2011 di Naso) di cui consta l’orchestra Pentamusa.Orchestra_Pentamusa_12_06_2016_004

Nel cortile esterno del maniero medievale, sullo sfondo della pietra nuda e antica, hanno riecheggiato le ultime “note di primavera”: 6 i brani in programma, scelti accuratamente dalla commissione artistica Pentamusa al fine di valorizzare la peculiare versatilità dell’orchestra nel promuovere la musica originale per Fiati, ammiccando ai brani storici, alle nuove tendenze e al repertorio d’élite europeo.

Un’apertura d’effetto con “Sonata pian’e forte”, brano scritto a fine ‘500 dal compositore G. Gabrieli, in stile Barocco, policorale, ha fatto piombare la platea in un’atmosfera grave e solenne. L’orchestra si è poi cimentata in “English folk song suite”, brano in tre movimenti, uno dei più celebri per banda militare, realizzato nel 1923 dal compositore inglese R.W. Williams.
Orchestra_Pentamusa_12_06_2016_005Il clou della serata è coinciso con l’esecuzione di “Fantasia concertante per due flauti sulla Traviata”, con la performance di solisti d’eccezione, il M° Stefano Parrino e il M° Daria Grillo: nel brano del compositore contemporaneo Michele Mangani, ispirato all’opera verdiana de “La Traviata”, il clima di dolore, addolcito però dalla dolcezza e dalla purezza dei sentimenti, è stato magistralmente rievocato dalla leggerezza delle dita dei due autorevoli maestri di primo livello, e dalla loro accorata espressività. Al termine dell’esibizione la stessa Daria Grillo, primo flauto dell’orchestra etno-classica “I Tersicore”, artista rinomata e apprezzata in tutto il mondo nonché attiva ricercatrice di musicologia, si è rivolta ai membri dell’orchestra definendoli “colleghi”, a dimostrazione dell’alto livello artistico dell’ensamble nebroideo. Un pubblico in estasi, ha ceduto all’emozione suscitata dalle parole di un immenso Parrino, che ha sottolineato come l’orchestra Pentamusa sia stata in grado di sopperire «alla forte esigenza di avere qualcosa che ci faccia stare insieme», e di come questa “fantastica orchestra” sia «la rappresentazione della migliore società che l’Italia possa avere». Si fa parte di una grande società nel momento in cui si partecipa a qualsiasi concerto e quando si condivide una cosa bella che fa stare bene. La musica è sacrificio, ma ne scaturisce grande soddisfazione «quando uscendo da una sala concerto voi dite “è stato bello, mi sono commosso, mi sono divertito”».

Orchestra_Pentamusa_12_06_2016_003Il pubblico si è poi ritrovato emozionalmente catapultato nel traffico caotico e in un nevrotico stile di vita metropolitano, nel visionario brano “Images of City” del compositore F. Cesarini: diviso musicalmente in due parti, nella parte centrale, “cantabile e rilassato”, è stato possibile rifugiarsi in un’oasi di pace e tranquillità, “come un parco o una piazza isolata”, luoghi al riparo dal dinamismo cittadino. In “Divertimento for flute” di A. Reed, l’orchestra a fiati ha messo in evidenza gli aspetti del flauto contemporaneo, da quello puramente lirico a quello virtuosistico, formidabilmente valorizzati dalla bravura del M° Parrino, solista in questa esecuzione. Per la spettacolare chiusura del concerto, l’orchestra Pentamusa ha voluto riproporre “Alternances” del rivoluzionario compositore belga recentemente scomparso A. Waignein, scelto come brano libero al concorso AMA Calabria 2016 tenutosi lo scorso marzo in cui l’orchestra Pentamusa si classificò al primo posto in Prima Categoria con una valutazione di 92/100.

Pioggia d’applausi e standing ovation per l’orchestra prodigio: nel porgere i saluti e il suo personale elogio, il Sindaco Franca Salpietro Damiano ha ringraziato i maestri Salvatore Crimaldi, Daria Grillo e Stefano Parrino per avere onorato la comunità di Raccuja della loro presenza. Ha inoltre ribadito la disponibilità da parte dell’amministrazione comunale a sostenere queste attività non solo di grande valore musicale, ma soprattutto per la loro importanza in campo sociale e culturale, definendole realtà che vanno sostenute e incoraggiate. È toccato al Vicepresidente della Banda C. Spanò Nino Faranda, estendere ai presenti l’affettuoso saluto del Presidente Carmela Palazzolo, assente per motivi di lavoro.

Orchestra_Pentamusa_12_06_2016_002Nel prendere la parola, il Presidente Pentamusa Marco Salpietro, ha ricordato come le “Note di primavera” abbiano permesso di presentare alcuni dei gruppi nati in Pentamusa, come i Meridios Quartet e il Claricoro Hemiolia. Ha poi continuato definendo con orgoglio la serata conclusiva delle Note di primavera come debutto ufficiale sul territorio: escludendo il concorso di Lamezia Terme e il concerto al Bellini di Palermo, «questa è stata una bella occasione per la prima esecuzione sui Nebrodi dell’orchestra Pentamusa. Nella presentazione si è parlato di altre attività che non sono ancora state fatte ma che faremo, di certo attività ambiziose.. ma come avrete capito noi lo siamo». A dare al concerto un effetto sorpresa, con una rivelazione “inedita”, ci ha pensato il direttore Salvatore Crimaldi, che ribadendo il profondo legame di rispetto e amicizia fraterna, senza cui non sarebbe possibile una così proficua collaborazione lavorativa e artistica, con il M° Antonio Leone, direttore della banda C. Spanò promotrice dell’evento, ha poi annunciato in esclusiva un futuro progetto ai musicisti ignari: un’importante casa editrice nazionale ha chiesto che venga inciso un brano per un compositore inedito. «Questo compositore ci ha chiesto di registrarlo perché ha sentito parlare di noi, quindi quando vi chiedo di crederci, credeteci. Senza nulla togliere alle realtà didattiche e istituzionali che ci sono in Sicilia e altrove, Pentamusa resta. È un’attività che è vostra, che rimarrà sempre negli anni per avere una culla dove fare bella musica. Sappiate che qua troverete sempre casa vostra, un’orchestra importante con cui realizzare dei progetti veramente ambiziosi».

 

 

 

Elena Favazzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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