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PATTI – “Voglio veder. Emozioni in movimento”. Performance dei ragazzi della “Pirandello” nella suggestiva terrazza della Cattedrale.

PATTI – “Voglio veder. Emozioni in movimento”. Performance dei ragazzi della “Pirandello” nella suggestiva terrazza della Cattedrale.
Agosto 08
17:52 2021

Anche l’Istituto Comprensivo “Pirandello”, diretto dalla professoressa Tilde Graziano, ha dato il proprio, importante contributo alla 12^ edizione de la “Notte per la cultura”, proponendo la performance “Voglio veder. Emozioni in movimento”. Espressione corporea, body percussion e musica si sono fusi in un “viaggio emozionale”, capace di portare a vedere con gli occhi del cuore “per recuperare le emozioni – sottolinea la dirigente Graziano – che, attraversando il tempo e lo spazio, sono patrimonio essenziale dell’umanità”.

Il percorso musicale è così diventato la chiave di lettura di sé ma anche del mondo circostante, della sua storia e del suo futuro. La performance dei ragazzi dell’istituto “Pirandello” è stata ospitata nella suggestiva “terrazza” antistante il maestoso portale normanno della Cattedrale “San Bartolomeo” ed è stata frutto di un laboratorio estivo che ha coinvolto la classe di sassofono dell’indirizzo musicale, diretta dal professore Carmelo Quagliata e il gruppo di espressione corporea e di body percussion, diretto dalla maestra Rossella Gregorio.

Nel percorso, gli studenti hanno avuto anche la preziosa opportunità di incontrare Eliana Danzì, fondatrice e direttore musicale dell’Orchestra di percussioni “Sud Orff” ed esperta in propedeutica musicale, che ha regalato loro due indimenticabili lezioni di body percussion.

“Un sentito ringraziamento – afferma la dirigente Graziano, molto soddisfatta dello spettacolo proposto dall’istituto – ad Officina delle Idee per averci ospitati all’interno della manifestazione a tutti coloro che, a vario titolo, docenti, allievi, famiglie, collaboratori, hanno reso possibile la realizzazione dell’apprezzata performance”. Un “lavoro” sinergico, coinvolgente, che ha visto tutti i protagonisti impegnarsi con tanto entusiasmo, un modo “diverso”, ma molto produttivo di “fare scuola” e di dare un messaggio: non far tacere le emozioni, ma farle essere, sempre, segno di espressività che rivela “chi siamo” realmente.

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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