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PATTI – Il viadotto ”della morte” sull’A20 e il mancato rispetto delle promesse fatte

PATTI – Il viadotto ”della morte” sull’A20 e il mancato rispetto delle promesse fatte
Settembre 23
10:11 2014

«Sono trascorsi diversi mesi dall’incidente che è costato la vita ad un giovane di Milazzo e quasi trent’anni dal primo di una lunga serie. Ad oggi si contano circa un centinaio di incidenti gravi e decine di morti in quella tratta maledetta. Ma cosa è stato fatto per risolvere definitivamente il problema? Poco o niente».

Il viadotto Montagnareale dell’ A20 Messina – Palermo, che sorge a poche centinaia di metri dai caselli autostradali di Patti, torna a canalizzare l’attenzione della politica locale.

La presa di posizione è del consigliere comunale Federico Impalà che attraverso una nota ha denunciato il «mancato rispetto delle promesse fatte circa gli immediati interventi che si sarebbero dovuti effettuare lungo la tratta», dal rafforzamento delle barriere all’installazione di adeguata segnaletica, dai dissuasori di velocità all’apposizione di asfalto drenante.

Niente di tutto questo: “il viadotto della morte” continua a rappresentare un serio pericolo per gli automobilisti e Impalà si chiede «quanto tempo dovrà ancora trascorre prima di mettere in atto tutte le opere necessarie che vennero definite dal presidente del Cas di necessità immediata».

Insomma, dopo quel maledetto 27 aprile, giorno in cui Marco Salmeri perse la vita sul viadotto, a tutti era parso chiaro che la definitiva messa in sicurezza del tratto incriminato rappresentasse una priorità assoluta. Ma spenti i riflettori mediatici, si sono oscurati anche i buoni propositi. «Eppure – osserva il consigliere Impalà – il presidente Faraci aveva assicurato al sindaco Aquino di aver dato incaricato all’ingegnere Trainiti di pianificare concrete e idonee proposte nel rispetto della convenzione Anas – Cas. Dichiarazioni ribadite qualche giorno dopo al consiglio comunale di cui faccio parte. Oggi, invece, mi ritrovo a spronare il sindaco di Patti affinché vengano riaccesi i riflettori sulla mancata sicurezza del viadotto nella speranza che non si perda altro tempo e che si intervenga prima che una nuova sciagura si abbatta su quel maledetto tratto di A20».

Giuseppe Giarrizzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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