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PATTI – Turismo, Centro storico e Tindari. La coalizione di Giusto ha le idee chiare

PATTI – Turismo, Centro storico e Tindari. La coalizione di Giusto ha le idee chiare
Aprile 24
18:56 2015

I consiglieri comunali Bisagni e Fortunato, insieme ai gruppi Alternativa per Patti , Big Bang e PerPattiLibera sferrano l’ennesimo attacco all’amministrazione comunale, certi che lo sviluppo della città di Patti, ormai mera «utopia», debba essenzialmente partire dal turismo, dalla valorizzazione delle risorse storico-paesaggistiche e dal restyling del lungomare della frazione Marina. È quanto affermato in una nota congiunta in cui si traccia una breve disamina sullo stato di Tindari, del centro storico e del lungomare, evidenziando tutte le criticità del caso.

Secondo gli scriventi, ormai lanciati in piena campagna elettorale, il colle sacro, meta annuale di migliaia di visitatori, sarebbe maggiormente sfruttato dai paesi limitrofi (leggi Oliveri), mentre Patti vedrebbe sfumare importanti «opportunità di sviluppo per gli operatori artigianali e commerciali». Inoltre il teatro greco, assieme alle circostanti aree di interesse archeologico e alla Villa Romana, verserebbe in condizioni «più o meno precarie» e non verrebbe in alcun modo sfruttato secondo «le sue enormi potenzialità».

Anche il centro storico – nemmeno a dirlo – rappresenterebbe una «grande opportunità» di sviluppo e spetterebbe all’amministrazione stimolare il decollo dell’«inestimabile patrimonio» custodito tra i vicoli della Patti vecchia. Per gli scriventi la soluzione è semplicissima: intercettare i fondi europei, gestire i beni di proprietà comunale con diligenza e programmare incentivi per chi decide di ristrutturare immobili o insediare nuove attività commerciali e artigianali, agevolando l’ottenimento delle autorizzazioni amministrative, anche andando in deroga a vari impedimenti tecnici così come avviene nella stragrande maggioranza dei centri storici di altri comuni.

Infine il lungomare con il «disonore – affermano gli scriventi – dell’attuale area riservata a pescatori e diportisti». ‘’Disonore’’ che si sarebbe abbattuto anche su tutte le piazzette che insistono sul lungomare. Anche qui la soluzione è a portata di mano: investire in termini di «decoro» e «munire il lungomare di una degna isola pedonale permanente da ampliare durante la stagione estiva», operando anche scelte mirate a «favorire la destinazione ad uso commerciale degli immobili siti al piano terra». Prima, però, sarà necessario «ridisegnare la viabilità e predisporre idonei parcheggi». Come? Adeguando lo strumento urbanistico prima che si realizzino «nuove castronerie o che terzi indebitamente entrino in possesso delle aree».

Insomma, per la coalizione che molto probabilmente sosterrà la candidatura alla poltrona di primo cittadino dell’avvocato Tino Giusto, le idee sono già abbastanza chiare. E c’è da scommettere che il turismo sarà, anche per loro, il cavallo di battaglia della prossima competizione elettorale.

Redazione da Comunicato

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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