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PATTI – Recupero edificio storico, ex ospizio Emanuele Sciacca Baratta. (Ripubblicazione per errata corrige)

PATTI – Recupero edificio storico, ex ospizio Emanuele Sciacca Baratta. (Ripubblicazione per errata corrige)
Giugno 13
16:36 2021

Il Centro storico di Patti si avvia a raggiungere un nuovo prestigioso traguardo con il recupero strutturale di un altro storico edificio,  intitolato al barone Emanuele Sciacca Baratta il quale “ con testamento del 20 ottobre 1859, aveva legato un vistoso patrimonio perché fosse eretto un Ospizio, ossia Albergo di beneficenza, in favore di poveri mendici che avevano oltrepassato l’età di anni settanta”.

L’edificio che si trova a pochi passi dal Municipio,  era stato  dichiarato inagibile dopo il terremoto del 15 aprile 1978  e che  rischiava di fare la fine di tanti altri edifici privati . Si tratta, come detto prima, di un edificio  intitolato al benefattore Sciacca Baratta e che, adesso, è  di proprietà comunale  e  si  affaccia  sull’omonima via che conduce al  Palazzo Vescovile.

Il suo recupero di aggiunge a quelli del Complesso Monumentale San Francesco,  della Chiesa parrocchiale Sant’Ippolito, del Complesso Sacra Famiglia, del Palazzo Baratta, della Capitania, del Palazzo Galvagno, edifici,  tutti storicamente e artisticamente importanti, ricadenti  nell’area circostante lo Sciacca Baratta. Dopo una lunga attesa di quasi dieci anni, la Regione – Assessorato regionale dell’Economia – Dipartimento Bilancio e Tesoro, ha finanziato il progetto con la somma di 1.242.658,92 euro. 

Era stato l’allora sindaco Giuseppe Venuto, autorizzato dalla  giunta municipale, a presentare istanza di partecipazione al bando di cui all’avviso pubblico della regione di presentazione di progetti per la costituzione di un parco progetti regionale volto all’individuazione di interventi per “spese di investimento negli Enti Locali – Interventi di carattere straordinario per investimenti negli Enti Locali”, da finanziare con parte delle risorse della Linea d’azione 7.1 del Programma Attuativo Regionale FAS 2007/2013, riservato ai comuni con popolazione inferiore a trentamila abitanti. Lo studio di fattibilità, redatto dall’Ufficio Tecnico del comune, nell’ambito del Proust Valdemone, prevedeva il costo complessivo dei lavori in 1.700.000 euro.

Successivamente, nel 2014, era stato l’attuale primo cittadino Mauro Aquino che, a seguito dell’appello a tutti i sindaci del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, in occasione della Festa della Repubblica, a segnalare il Palazzo Sciacca Baratta, “sito – scriveva Aquino – nel centro storico, che si trova in precarie condizioni di manutenzione e minaccia ormai la rovina, costituendo anche grave pericolo per la privata e pubblica incolumità”. “Così nel 2018 – sottolinea il primo cittadino -l’amministrazione ha partecipato ad un bando dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture, con conseguente redazione ex novo di un progetto esecutivo, ottenendo il relativo finanziamento”.  

Nicola Arrigo

 
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