Patti24

Il Liceo “Vittorio Emanuele III”, con la fattiva collaborazione del comune di Patti, ha ospitato il giornalista-scrittore Roberto Alajmo, che ha presentato, nell’ambito del Progetto Lettura dell’istituto pattese, diretto dalla professoressa Marinella Lollo, nella sala conferenze di Piazza Sciacca, il suo libro “Io non ci volevo venire”, edito da Sellerio.

Il libro, proposto alle classi del biennio dei quattro indirizzi del Liceo e  alle terze delle classi degli indirizzi scientifico e linguistico, si sofferma su un antieroe impacciato e non molto intelligente che indaga su una ragazza scomparsa, un contesto sociale in cui la mafia c’è, ma non si può dire, una madre che decide il futuro del figlio senza ammettere repliche e un contesto sociale che si adegua ai tempi restando fermo nelle proprie abitudini e convinzioni: gli ingredienti giusti per incuriosire un pubblico di giovanissimi lettori.

Giornalista della testata Rai regionale della Sicilia, scrittore ironico e raffinato Roberto Alajmo ha saputo coinvolgere gli studenti e tutti i presenti nell’analisi dei temi emergenti dal romanzo e ha risposto alle numerose domande dei ragazzi.

“Accuratamente preparato dalle docenti coinvolte, Nunziatina Bartolone, Deborah Dolci, Maria Carmela Giardina, Anna Milici, Antonella Molica Franco, Marzia Postorino e Samantha Sindoni, l’incontro – sottolinea soddisfatta la dirigente Lollo –  ha offerto l’opportunità di una prima attività interamente in presenza, portando a compimento una delle numerose iniziative per favorire la socializzazione nel contesto scolastico, dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia”.

Alajmo ha approfondito le tematiche su cui si è concentrata l’analisi svolta nelle classi, proponendo ulteriori spunti di riflessione e descrivendo, con cura e semplicità, la genesi e la stesura di un romanzo destinato ad un pubblico eterogeneo. “L’autore ha mostrato – evidenzia la professoressa Nunziatina Bartolone –  particolare apprezzamento per la creatività con cui, in maniera leggera e divertita, i ragazzi hanno reinterpretato personaggi e situazioni del romanzo che, pur affrontando contenuti profondi e a tratti drammatici, mantiene una leggerezza narrativa in cui l’ironia prevale sul sarcasmo, l’umorismo sulla comicità, la verità sull’ambiguità di un potere che sa insinuarsi nella quotidianità pretendendo, presto o tardi, il contraccambio dei “favori” concessi”. 

Nicola Arrigo