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PATTI – La procura ha sequestrato tombini e condotta sottomarina a Brolo

PATTI – La procura ha sequestrato tombini e condotta sottomarina a Brolo
Ottobre 10
17:27 2014

Gli agenti dei commissariati di Capo d’Orlano e di Sant’Agata di Militello unitamente a personale dell’ufficio marittimo della guardia costiera di Capo d’Orlando hanno effettuato un accertamento presso l’arenile di Brolo, in prossimità del torrente Sant’Angelo di Brolo, dove hanno individuato la presenza di uno scarico abusivo di reflui urbani provenienti dalla condotta fognaria di Brolo. I reflui anziché essere convogliati all’impianto di depurazione, in parte si riversavano all’interno di un tombino fognario della vecchia condotta ormai in disuso, dal quale fluivano nella condotta sottomarina ormai dismessa, generando uno scarico privo di autorizzazione.

Poliziotti e agenti della guardia costiera con l’ausilio dell’Arpa di Messina hanno effettuato il campionamento dei reflui scaricati e hanno proceduto a verificare il punto di scarico in mare attraverso l’utilizzo di un tracciante, cioè una sostanza colorante non inquinante, che ha premesso di individuare lo scarico in corrispondenza della battigia, in quanto la condotta sottomarina risulta rotta. L’individuazione della condotta utilizzata è stata possibile anche con l’ausilio di un mezzo navale della guardia costiera di Sant’Agata di Militello che ha fissato le coordinate GPS della tubazione sul fondale marino. Il controllo è scattato a seguito delle numerose segnalazioni di inquinamento giunte quest’estate, che hanno fatto scattare un sopralluogo dell’ufficio tecnico comunale di Piraino il quale ha individuato un riversamento di liquame nella vecchia condotta sottomarina.

Gli accertamenti, su disposizione del sostituto procuratore della repubblica di Patti, Rosanna Casabona, hanno portato al sequestro preventivo di due tombini di raccolta delle acque fognarie e dell’intera condotta sottomarina in disuso per le ipotesi di reato di imbrattamento e gettito pericoloso di cose e di occupazione abusiva di demanio marino, per i quali sono ancora in corso accertamenti e la conseguente contestazione amministrativa di scarico in mare di reflui urbani non depurati senza la prescritta autorizzazione.  Lo scarico abusivo, come disposto nel sequestro preventivo, è stato chiuso, in presenza della polizia giudiziaria, dall’ufficio tecnico di Brolo, mediante l’interruzione definitiva del tubo di immissione dello scarico impedendo così la continuazione e reiterazione dell’illecito.

Sempre in tema di tutela ambientale gli uomini del commissariato di Capo d’Orlando nei giorni scorsi hanno acquisito atti presso la sede del consorzio ECO 3 che gestisce l’impianto di depurazione di Piraino, Brolo e Sant’Angelo di Brolo, sottoposto a sequestro preventivo nel 2012 e attualmente sotto controllo giudiziario. L’acquisizione di documenti è legata al disservizio determinato dall’abbandono, nonostante le diffide, della gestione del servizio da parte della ditta che si era aggiudicata l’appalto, costringendo il Consorzio ad affidare in somma urgenza la gestione ad un’altra ditta per garantire la continuità del servizio e impedire pericoli per l’ambiente e la salute pubblica così come imposto da un provvedimento del Tribunale di Patti. L’ipotesi di indagine è di interruzione di pubblico servizio ed inadempienze in pubbliche forniture.

Redazione

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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