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Se volessimo cercare e trovare uno dei “segni distintivi” della cultura e della tradizione pattese non potremmo non far riferimento alla processione delle “varette” del Venerdì Santo, che, ovviamente, “torna” anche quest’anno.

Un appuntamento che da anni “entra” nel cuore di tutti e che si spera “trovi spazio” anche e soprattutto nelle nuove generazioni, affinchè possa avere un “futuro”.

Alle 20:00 la processione delle undici statue lignee, di pregevole fattura, addobbate e sistemate dai responsabili di ciascuna di esse e dai tanti portanti, muoverà dalla chiesa di San Michele Arcangelo, per concludersi, dopo aver percorso le vie del centro storico, nella chiesetta della Provvidenza.

Lungo il percorso della processione, che sarà presieduta dal vescovo monsignor Guglielmo Giombanco, saranno proposte, dai chierici del Seminario e da alcuni rappresentanti delle parrocchie pattesi – che guideranno anche la preghiera -, le meditazioni sulle varie “stazioni”.

“Ripercorrendo la via della croce – sottolineano nel loro messaggio i parroci della città – abbiamo la consapevolezza che in  Gesù morto e risorto Dio ha manifestato il suo volto di Padre amorevole”. “Riconosciamo in Lui – proseguono – il nostro Salvatore e, nello stesso tempo, l’immagine e lo specchio dell’uomo nuovo, liberato dal potere delle tenebre e trasformato in segno di grazia per il mondo intero”.

Nicola Arrigo

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