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PATTI – Posti auto a iosa per tutti…nei progetti. E i fatti?

PATTI – Posti auto a iosa per tutti…nei progetti. E i fatti?
Agosto 25
19:40 2020

Stando alle cronache giornalistiche di questi ultimi dieci  anni, sul territorio pattese, allo stato, dovrebbero esserci  una quantità tale di posti per le auto da fare invidia anche ai centri, molto più importanti e dinamici del nostro.

Purtroppo, i fatti dicono il contrario perché, come da tradizione, non si è mai passato dalle parole e dalle promesse ai fatti tranne, che in una circostanza quando si è riusciti a realizzarne uno  tra Corso Matteotti e via  Fratelli Cervi.

Per il resto silenzio assoluto. O meglio, le possibilità ci sono state ma non sono state sfruttate per motivi  sconosciuti, molto probabilmente di natura finanziaria.

Le amministrazioni comunali che, negli ultimi trenta/quarant’anni si sono succedute a Palazzo dell’Aquila, per la verità, nei loro programmi, hanno inserito un punto focale per lo sviluppo cittadino ma anche e, soprattutto per soddisfare le esigenze di tantissimi automobilisti, vale a dire la costruzione di un grosso parcheggio in via Garibaldi, una delle più trafficate del paese, su di un’area che rappresenta un doloroso simbolo dell’ultimo conflitto mondiale, dove le numerose case esistenti sono state rase al suolo dalle bombe degli americani e degli inglesi.

Quest’area, oggi, è una sorta di discarica dove gatti, cani, topi sono i veri beneficiari del…parcheggio, dove la sporcizia di ogni genere la fa da padrone e dove una fittissima vegetazione spontanea sta letteralmente nascondendo, nell’indifferenza generale (forse perché le persone che abitano attorno a quest’area, non hanno mai pagato le tasse comunali oppure non risultano censite all’anagrafe), anche le abitazioni che sorgono accanto.

“I tempi saranno sicuramente lunghi – aveva detto il primo cittadino, Mauro Aquino, nel dicembre 2011, parlando della realizzazione di questo parcheggio, appena subito dopo la sua elezione – ma spero di centrare l’obiettivo”.

Non c’è riuscito, non per colpa sua, ma perché parte di quell’area è stata acquistata da privati.  Anche se magari, chissà, la strada si sarebbe potuta trovare. Un altro parcheggio, di un centinaio di posti, sarebbe dovuto sorgere in via Trieste, accanto alla vecchia Arena Adriana e, un altro ancora, di centocinquanta posti, accanto all’Ospedale “Barone Romeo”, su di un’area metà di proprietà comunale e metà dell’Azienda sanitaria disposta a cedere un pezzo di terreno di sua proprietà.

Un altro ancora era previsto a monte della strada di circonvallazione, accanto alla Basilica Cattedrale “San Bartolomeo”, che avrebbe potuto ospitare non meno di trecento autovetture mentre altri, di più modeste dimensioni, sarebbero dovuti nascere a Patti Marina e a Mongiove. Quest’ultima località turistica è stata la più fortunata perché qui l’impegno è stato ampiamente mantenuto.

Per il resto silenzio assoluto!  Fra non molto si tornerà alle urne per eleggere il sindaco e il consiglio comunale e c’è da scommettere che nel programma di ciascun candidato alla carica più prestigiosa, quasi tutti al primo “esame”, oltre  alla fatidica frase rivolta agli elettori, “Non fatevi ingannare ancora, scegliete me, il candidato che vuole davvero bene a questo paese e  che si impegna a farlo uscire dalle sabbie mobili restituendogli il prestigio di una volta”, troveremo, con altre parole, anche il solito ritornello sui parcheggi.

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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