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In arrivo 27mila euro per il restauro dei mosaici della Villa Romana di Patti Marina. Nei giorni scorsi il dirigente dell’assessorato regionale dei beni Culturali ha approvato il contratto stipulato tra la Soprintendenza di Messina e la ditta Siqilliya di Barcellona Pozzo di Gotto.

I restauratori concentreranno il grosso del lavoro sulla sala Tricora, la più importante del sito archeologico e la più esposta alle infiltrazioni d’acqua determinate dagli arcinoti problemi strutturali della copertura. E una piccola parte della somma stanziata verrà impiegata proprio per effettuare un intervento a campione sui pannelli di copertura, aumentando il margine di sovrapposizione tra uno e altro.

Entusiasta la dottoressa Gabriella Tigano, responsabile dell’unità operativa archeologica della Soprintendenza di Messina, che ha dichiarato: «Avevamo urgenza di compiere questo intervento e finalmente qualcosa si è mosso. E’ un sogno che si realizza».

Nel frattempo sono terminati i primi lavori di restauro su alcuni mosaici del sito, compiuti dalle studentesse dell’università di Palermo sotto la guida della prof. Lorella Pellegrino (già restauratrice della Villa del Casale di Piazza Armerina) nell’ambito di uno stage organizzato dall’ateneo in collaborazione con l’Assessorato regionale, il Centro regionale per la Progettazione e il Restauro, la Soprintendenza di Messina e il comune di Patti.

Redazione