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PATTI – Mxgp. Successo del pilota pattese Tony Cairoli sul circuito di Ottobiano

PATTI – Mxgp. Successo del pilota pattese Tony Cairoli sul circuito di Ottobiano
Giugno 26
09:52 2017

Le braccia al cielo davanti ad un pubblico (circa trentamila) in visibilio. E’ l’istantanea che “certifica” il successo del pilota pattese Tony Cairoli sul circuito di Ottobiano, sede dell’11^ prova stagionale del mondiale di motocross Mxgp. Una vittoria delle sue, un mix di tecnica, tattica, forza fisica, che potrebbe aver dato all’alfiere del Team De Carli e della Ktm la spinta decisiva verso la conquista del nono titolo iridato.

La prima doppietta stagionale ha confermato che il “messinese express” è ancora più di una spanna al di sopra degli avversari. Ieri la sua superiorità, anche se non sono mancati alcuni “passaggi” difficili, è stata schiacciante e tutti hanno dovuto inchinarsi, in primis il suo compagno di scuderia Jeffrey Herlings, l’unico che abbia provato ad impensierirlo.

In pratica entrambe le manche si sono ridotte ad un duello tra questi due piloti. In “gara 1”, Cairoli, già protagonista assoluto delle qualifiche del sabato, è scattato in testa pur senza riuscire a distanziare Herlings che, a più riprese, ha provato a “punzecchiarlo”. Per mezzora Tonino ha resistito, con il gap variabile tra i 7 decimi e i 2 secondi, prima di sferrare, dopo un tentativo di sorpasso dell’olandese, abilmente rintuzzato, l’attacco decisivo nelle battute finali, aumentando così il margine. Già questa era stata una prova da fenomeno, ribadita, con identico piglio, pure nella seconda manche, dove Herlings è stato ancora più insidioso. A tal punto da riuscire a mettere più pressione al pilota di Patti che, scattato ancora in testa dal cancelletto di partenza, a metà gara ha commesso un errore, dandogli via libera.

Il merito di Cairoli è stato quello di non “rassegnarsi”, di rientrare più agguerrito che mai e di mettersi alla caccia di Herlings. Obiettivo raggiunto in poco tempo per riappropriarsi così della testa della manche e mantenerla fin sotto la bandiera a scacchi, fra un tripudio incontenibile dei tanti suoi tifosi presenti al Gp di Lombardia. “Sono felicissimo – sono state le prime parole di Cairoli, alla prima doppietta stagionale ed al quarto successo (dopo Losail in Qatar, Arco di Trento in Italia e Teutshenthal in Germania), 81° in carriera, – di aver vinto di fronte al mio pubblico”.

“E’ sempre bello – ha proseguito Tony – vincere in casa, anche se correre in Italia è molto impegnativo, perché ogni tifoso che incroci ti dice che è venuto per vederti vincere e sei sempre impegnato con sponsor ed eventi vari. Quest’anno siamo riusciti a farlo due volte e la cosa mi rende orgoglioso e ancor di più perché sono due anni che sento dire che “Cairoli è finito” e vincere su una pista tecnica ed impegnativa come questa, con questo caldo non è stato semplice ma ci sono riuscito. Non lo dico solo perché ho vinto ma perché so quello che valgo, quanto ho sofferto negli ultimi due anni con gli infortuni e quanto abbiamo lavorato per essere dove siamo oggi e credo che il pubblico si sia divertito parecchio a vedere delle belle gare e dei bei duelli”. “Quest’anno mi sento bene sia fisicamente che con la moto – ha concluso Cairoli – ma non gareggio per vincere tutte le gare ma bensì per un obiettivo più importante: il campionato. Sono felice di vedere quanta gente venga ancora a vedermi correre dopo più di 10 anni e do sempre il 100% per ripagarli del loro supporto. Sono anche molto grato al mio team ed a Ktm per il fantastico lavoro che facciamo sulla moto con continui sviluppi e miglioramenti”.

Cairoli ha così allungato in classifica generale, dove detiene saldamente la tabella rossa con 431 punti, 67 in più del francese Gatier Paulin e 70 del belga Clement Desalle, ieri rispettivamente sesto e settimo. E’ vero che restano da disputare ancora otto gran premi, ma spodestare un Cairoli di tal fatta sarà davvero un’impresa titanica.
Intanto, domenica si tornerà subito in pista col Gran Premio del Portogallo ad Agueda.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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