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PATTI – Mxgp. Il pilota pattese Tony Cairoli vince anche a Loket, in Repubblica Ceca e si avvicina al nono titolo iridato

PATTI – Mxgp. Il pilota pattese Tony Cairoli vince anche a Loket, in Repubblica Ceca e si avvicina al nono titolo iridato
Luglio 23
19:51 2017

Anche a Loket, in Repubblica Ceca, dove si correva la 13^ prova del mondiale di motocross Mxgp, il pilota pattese Tony Cairoli ha fatto valere la legge del più forte, compiendo un altro passo verso la conquista del nono titolo iridato. Il “furetto” della Ktm ha conquistato la sesta vittoria stagionale (terza consecutiva ed 83^ in carriera), pur su una pista che non è tra le sue preferite, dove non vinceva dal 2012, grazie soprattutto ad una seconda manche “monstre”, durante la quale ha lanciato agli avversari solo la polvere e gli “scarichi” della sua moto.

A sei gare dalla fine, Tony vanta 92 punti di margine sul belga Clement Desalle, secondo in terra ceca, per cui l’iride sembra avvicinarsi sempre più, considerate, in primis, le brillanti prestazioni dell’alfiere del Team De Carli, che continua a dominare incontrastato la scena. Tra l’altro, com’è del resto nel suo dna, Cairoli riesce a gestire con grande sagacia le manche, come successo a Loket nella prima, dove, “capito” che era inutile e rischioso forzare, ha saputo accontentarsi.

Dopo aver ottenuto il miglior tempo nelle prove del sabato, il “messinese express” non ha avuto una grande partenza, a differenza del redivivo sloveno Tim Gajser, campione mondiale in carica, in ripresa dopo l’infortunio. Gajser ha preso subito il comando e l’ha mantenuto fino in fondo, mentre Cairoli, retrocesso in quinta posizione, non si è fatto prendere dalla frenesia della rimonta a tutti i costi. Ha “aspettato” e nelle battute conclusive ha superato il francese Paulin attestandosi in terza posizione. Ha poi provato a superare pure Desalle che, però, praticamente in volata, ha mantenuto la piazza d’onore.

Altra musica nella seconda manche; Gajser è uscito ancora una volta in testa dalla prima curva, ma non è riuscito a fare il vuoto; Cairoli lo ha marcato, lo ha “pressato” e dopo dieci minuti di gara lo ha superato, prendendo immediatamente il largo, con la sua solita guida sicura pur su una pista ampiamente “segnata”. Gajser, in evidente difficoltà, non ha resistito all’attacco prima di Desalle e poi di Jeffrey Herlings per cui Cairoli, alternando giri veloci ad altri in assoluto controllo, ha potuto “Galoppare” senza problemi verso la bandiera a scacchi, andando a conquistare l’ennesimo successo che potrebbe aver definitivamente tolto agli avversari ogni speranza di possibile rimonta.

Cairoli guida con 523 punti, come detto 92 in più di DEsalle; più staccati il suo compagno di scuderia Herlings, 105, e Paulin, a 106. E alle viste c’è, il 6 agosto, uno dei gran premi più congeniali a Tonino, quello del Belgio, sulla sabbia di Lommel, per quella che potrebbe essere la consacrazione definitiva di una stagione finora esaltante.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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