PATTI – Medici di famiglia in pensione. Disagi e confusione per i cittadini.

Patti rischia seriamente di rimanere senza medici di famiglia, o, quantomeno, il loro numero – se non si provvederà tempestivamente – sarà sicuramente insufficiente al fabbisogno.
Dall’1 marzo è andata in pensione la dottoressa Teresa Vario e dall’1 aprile “toccherà” alle dottoresse Alba Costanzo e Cettina Ravidà. Quindi si verrà a creare un “vuoto” non indifferente che, sicuramente, creerà grosse difficoltà ai cittadini.
Di fatto, al momento, non ci sono…sostituzioni e all’Asp – non è una novità – prendono tempo, per cui si sta materializzando un autentico marasma e tanto disorientamento, specialmente fra le persone anziane e disabili.
“Io – sottolinea una signora – sono arrivata a pelo a fare il cambio on line perché tutti i medici sono al limite del numero di pazienti consentiti”.
Una grossa fetta della popolazione locale è interessata dalla delicata questione che, considerato in primis che quello alla salute è un diritto inalienabile, andrebbe risolta in tempi brevissimi.
Indubbiamente, si è venuta a creare una situazione di disagio e di grande confusione, anche perché ci sono lunghe file agli uffici dell’Asp di Patti e on line si sceglie un medico per “scoprire” poi che la domanda è rigettata in quanto non ha disponibilità.
L’auspicio è che si trovi, prima possibile, una soluzione, perché è facile parlare di “diritto alla salute” (ricordiamo, certi che chi deve prendere le decisioni lo abbia ben presente, l’articolo 32 della Costituzione Italiana: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”), ma è molto più complicato garantirlo con i fatti.
Nicola Arrigo
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