PATTI – Il maresciallo Lino Tilenni Dianni nuovo presidente della sezione locale dell’Anc
L’1 ottobre scorso si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio di sezione – del presidente e vice presidente dell’associazione nazionale carabinieri – sezione di Patti, presieduta fino a ieri dal m.m.a. “cs” Vincenzo Di Gregorio Il nuovo direttivo e’ cosi’ composto: Presidente: maresciallo Lino Tilenni Dianni, elletto all’unanimita’, gia’ segretario di sezione; vice presidente: v. Brg Alosi Santi; segretario: brg. Ca. Ricciardo Antonino; consiglieri; M.c. Ferrara Carmelo, brg. ca. Cozzo Giuseppe, v. brg. La Spada Giuseppe, v brg. Calabrese Giuseppe, segretario fiduciario per Gioiosa Marea: app. Nardo Filippo Antonio; car. Catalano Alberto, segretario fiduciario per San Piero Patti e car. Costantino Antonino. Revisori dei conti: car. Pellicano’ Giuseppe, sovr. ca. p.s. socio fam. Di Luciano Nicola. Segretarie fiduciarie benemerite: Ins. Ceraolo Molica Adele e Cafarelli Dell’Aquila Tina.
La sede dell’associazione è all’interno di Villa Pisani ex museo. Le giornate di apertura sono martedì e venerdì. Gli altri giorni l’apertura è a cura di soci volontari. All’interno esiste un centro lettura con adeguata biblioteca – computer a disposizione dei soci con internet 00/24 illimitato – giornali vari. L’associazione nazionale carabinieri, che oggi aggrega carabinieri in servizio, in congedo, i loro familiari e tutti i simpatizzanti in quella che è sentita la grande famiglia dell’arma, venne costituita a Milano il 1° marzo 1886 con la denominazione di “associazione di mutuo soccorso tra congedati e pensionati dei carabinieri reali.
L’associazione, che è apolitica e non persegue fini di lucro, si propone i seguenti scopi: promuovere e cementare i vincoli di cameratismo e di solidarietà fra i militari in congedo e quelli in servizio dell’arma, e fra essi e gli appartenenti alle forze armate ed alle rispettive associazioni; tenere vivo fra i soci il sentimento di devozione alla patria, lo spirito di corpo, il culto delle gloriose tradizioni dell’arma e la memoria dei suoi eroici caduti; realizzare, nei limiti delle possibilità, l’assistenza morale, culturale, ricreativa ed economica a favore degli iscritti e delle loro famiglie; promuovere e partecipare – anche costituendo appositi nuclei – ad attività di volontariato per il conseguimento di finalità assistenziali, sociali e culturali.
Nella sua formulazione originaria lo statuto prevedeva, tra l’altro, di: erogare sussidi ai soci ammalati; interessarsi al fine di procurare lavoro o impiego ai soci disoccupati; onorare i soci deceduti; prendere parte a tutte le cerimonie o feste che esaltano la fede e la grandezza della patria e delle istituzioni; tenere il massimo contatto e la massima cordialità con le altre associazioni. mantenersi estranei da attività politiche.
Redazione