Patti24

 Breaking News

PATTI – Il maresciallo Lino Tilenni Dianni nuovo presidente della sezione locale dell’Anc

Ottobre 17
13:18 2014

L’1 ottobre scorso si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio di sezione – del presidente e vice presidente dell’associazione nazionale carabinieri – sezione di Patti, presieduta fino a ieri dal m.m.a. “cs” Vincenzo Di Gregorio Il nuovo direttivo e’ cosi’ composto: Presidente: maresciallo Lino Tilenni Dianni, elletto all’unanimita’, gia’ segretario di sezione; vice presidente: v. Brg Alosi Santi; segretario: brg. Ca. Ricciardo Antonino; consiglieri; M.c. Ferrara Carmelo, brg. ca. Cozzo Giuseppe, v. brg. La Spada Giuseppe, v brg. Calabrese Giuseppe, segretario fiduciario per Gioiosa Marea: app. Nardo Filippo Antonio; car. Catalano Alberto, segretario fiduciario per San Piero Patti e car. Costantino Antonino. Revisori dei conti: car. Pellicano’ Giuseppe, sovr. ca. p.s. socio fam. Di Luciano Nicola. Segretarie fiduciarie benemerite: Ins. Ceraolo Molica Adele e Cafarelli Dell’Aquila Tina.

La sede dell’associazione è all’interno di Villa Pisani ex museo. Le giornate di apertura sono martedì e venerdì. Gli altri giorni l’apertura è a cura di soci volontari. All’interno esiste un centro lettura con adeguata biblioteca – computer a disposizione dei soci con internet 00/24 illimitato – giornali vari. L’associazione nazionale carabinieri, che oggi aggrega carabinieri in servizio, in congedo, i loro familiari e tutti i simpatizzanti in quella che è sentita la grande famiglia dell’arma, venne costituita a Milano il 1° marzo 1886 con la denominazione di “associazione di mutuo soccorso tra congedati e pensionati dei carabinieri reali.

L’associazione, che è apolitica e non persegue fini di lucro, si propone i seguenti scopi: promuovere e cementare i vincoli di cameratismo e di solidarietà fra i militari in congedo e quelli in servizio dell’arma, e fra essi e gli appartenenti alle forze armate ed alle rispettive associazioni; tenere vivo fra i soci il sentimento di devozione alla patria, lo spirito di corpo, il culto delle gloriose tradizioni dell’arma e la memoria dei suoi eroici caduti; realizzare, nei limiti delle possibilità, l’assistenza morale, culturale, ricreativa ed economica a favore degli iscritti e delle loro famiglie; promuovere e partecipare – anche costituendo appositi nuclei – ad attività di volontariato per il conseguimento di finalità assistenziali, sociali e culturali.

Nella sua formulazione originaria lo statuto prevedeva, tra l’altro, di: erogare sussidi ai soci ammalati; interessarsi al fine di procurare lavoro o impiego ai soci disoccupati; onorare i soci deceduti; prendere parte a tutte le cerimonie o feste che esaltano la fede e la grandezza della patria e delle istituzioni; tenere il massimo contatto e la massima cordialità con le altre associazioni. mantenersi estranei da attività politiche.

Redazione

Tags
Share

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.