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PATTI – Liceo Vittorio Emanuele III, una storia lunga 150 anni

PATTI – Liceo Vittorio Emanuele III, una storia lunga 150 anni
Dicembre 04
18:56 2014

Una storia lunga un secolo e mezzo, indissolubilmente legata a quella della città di Patti e ad un numero incalcolabile di studenti che proprio qui ha conseguito la tanto agognata maturità. Stiamo parlando del liceo Vittorio Emanuele III, il prestigioso istituto cittadino che quest’anno si appresta a festeggiare il traguardo dei centocinquanta anni.

La cerimonia di apertura delle celebrazioni si terrà sabato presso l’aula magna della sede centrale di via Trieste alla presenza delle autorità cittadine. La ricca programmazione prevede anche una visita al seminario vescovile e al convento di San Francesco, prima sede del liceo pattese.

Patti_liceo_002Dopo questa prima ricorrenza sono previsti altri incontri: il 2 febbraio e il 28 aprile 2015. Poi la celebrazione conclusiva, il 6 giugno, con la posa solenne di una lapide commemorativa. «Da tanti anni – ha detto la dirigente scolastica, Grazia Gullotti Scalisi – la nostra scuola è stata punto di riferimento per la formazione dei giovani del nostro territorio ed ha saputo creare i presupposti per costruire e rinsaldare la cultura di tante generazioni del nostro Paese.

Per questo, il 150° Anniversario dell’istituzione del Regio Ginnasio sarà un’occasione di approfondimento e di crescita culturale per gli studenti, nella convinzione che solo chi costruisce un’identità forte e un consapevole senso di appartenenza potrà confrontarsi ed aprirsi in modo costruttivo agli altri».

La vera unicità del “Vittorio Emanuele III” è la continuità del suo lungo percorso di formazione, che parte dal lontano 1864 con l’istituzione del Regio Ginnasio, sorto come scuola laica al servizio della città e del suo circondario.

Le celebrazioni porranno l’accento proprio sul percorso storico, sociale e culturale che questa istituzione ha intrapreso contestualmente alle grandi trasformazioni italiane. «Il liceo – ha spiegato la Scalisi – vivrà l’evento mescolando memoria e proiezione futura, con una serie di appuntamenti che vorranno coinvolgere anche la comunità cittadina e diverse voci della cultura locale. Centocinquanta anni non sono pochi, e viaggiare a ritroso lungo tutto questo tempo sarà come fare un salto nel passato di questa città». Il calendario prevede dibattiti, testimonianze e lezioni magistrali.

Gli incontri si concluderanno con il concerto del laboratorio musicale dell’istituto e con la posa commemorativa di una lapide a ricordo di quest’anno speciale. «Questi momenti – ha concluso la preside – saranno anche l’occasione per chiamare a raccolta e ricordare tutti coloro che sono stati tra i banchi del ginnasio anno dopo anno».

Giuseppe Giarrizzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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