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PATTI – L’ass. ”Terzo Tempo” prosegue nel laborioso percorso teso a riportare alla piena funzionalità lo stadio comunale ”Gepy Faranda”

PATTI – L’ass. ”Terzo Tempo” prosegue nel laborioso percorso teso a riportare alla piena funzionalità lo stadio comunale ”Gepy Faranda”
Marzo 27
10:11 2018

Grazie alla gestione dell’associazione “Terzo Tempo”, che lo ha avuto affidato nel 2013, lo stadio comunale “Gepy Faranda” prosegue nel laborioso percorso teso a riportarlo alla piena funzionalità.

Un altro passo importante in tal senso è stato fatto: il Genio Civile ha dato l’ok per l’avvio dei lavori di adeguamento della tribuna coperta alla normativa vigente, per ottenere l’omologazione per 1300 posti al coperto, oltre i 200 della tribuna riservata agli ospiti.

“Il nostro costante lavoro, con tanti sacrifici – sottolinea il presidente dell’associazione Terzo Tempo, Pippo Martella, – continua a sortire i risultati sperati e l’ok del Genio Civile è indubbiamente un’altra tappa fondamentale nel processo di rivalutazione dello stadio”.

“La prima tappa – ricorda Martella – è stata la riqualificazione del terreno di gioco e degli spogliatoi; quindi, si è proceduto alla bonifica dell’area esterna al terreno di gioco e allo stadio, per passare, quindi, alla sistemazione e all’adeguamento degli spalti scoperti, per avere l’omologazione fino a 200 spettatori”.

L’associazione Terzo Tempo è, inoltre, già proiettata nel futuro: “il passo successivo – anticipa Martella – si spera possa essere la concessione di un finanziamento per sistemare la pista, l’impianto di illuminazione e per rinnovare gli spogliatoi. In merito all’approvazione del relativo progetto, il Coni dovrebbe dare risposta entro fine aprile”. Un lavoro, quindi, di profondo restiling e adeguamento che procede ormai da cinque anni e proseguirà ancora almeno per un altro triennio. “Spostando poi il limite temporale ancora più avanti – conclude Martella – si pensa di affiancare al Gepy Faranda un campo di calcio in terra battuta, a supporto allo stadio principale, che, così, potrebbe mantenere la sua caratteristica di campo di calcio in erba naturale, uno dei pochi rimasti in provincia”.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.