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PATTI – Intenso incontro di riflessione su “Lotta al doping”. Attenzione e partecipazione degli studenti dell’IIS “Borghese Faranda”

PATTI – Intenso incontro di riflessione su “Lotta al doping”. Attenzione e partecipazione degli studenti dell’IIS “Borghese Faranda”
Gennaio 26
17:35 2019

E’ stato un intenso incontro di riflessione su un tema di pressante attualità e, di conseguenza, di impegno quella che ha coinvolto studenti dell’IIS “Borghese Faranda”, diretto dalla professoressa Francesca Buta, e di altri istituti cittadini, che si sono ritrovati, nel cine-teatro comunale “Beniamino Joppolo”, per dibattere sulla “lotta al doping”.

L’iniziativa, rivelatasi particolarmente interessante, è stata promossa dalla professoressa del “Borghese Faranda” Enza Stroscio, ed è stata  patrocinata dal comune di Patti e dal comitato provinciale FIDAL Messina.

A proporre l’argomento è stato Antonio La Torre, professore associato di Metodi e Didattica delle Attività Sportive all’Università di Milano e direttore tecnico della FIDAL Nazionale.  Il docente è riuscito ad interessare l’uditorio, che ha seguito con particolare attenzione, come testimoniato anche dalle numerose domande poste.

“E’ fondamentale – sottolinea la professoressa Stroscio – promuovere nelle giovani generazioni la cultura della salute e della legalità sportiva, anche e soprattutto attraverso una corretta e puntuale informazione sul fenomeno del doping nelle sue varie articolazioni, sui suoi effetti nell’organismo e sulle sue implicazioni”. “Ciò passa anche attraverso – conclude la Stroscio –  una’educazione che promuova l’adozione concreta di stili di vita sani e comportamenti ispirati ai principi di legalità e convivenza leale e civile”.

Molto soddisfatto della riuscita del convegno anche il professore Antonio La Torre: “Sono rimasto molto colpito dall’attenzione e dalla partecipazione dei ragazzi, su una tematica che tocca le emozioni, tocca l’intimo di questi ragazzi, che sognano sempre che i loro campioni siano eroi puliti. Ogni tanto scoprono che, purtroppo, qualcuno prende le scorciatoie. La prova della partecipazione attiva sono state l’attenzione e il silenzio fino alla fine e poi le tante domande che hanno fatto. Quindi speriamo si sia trattato di un incontro che resti nella loro memoria non come la solita conferenza su un argomento lontano, ma qualcosa che, purtroppo, riguarda tutti noi da vicino, riguarda la nostra vita e riguarda anche i nostri sogni e il desiderio dei ragazzi di affermare, attraverso lo sport, il proprio talento”.

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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