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PATTI – Inizia la Quaresima

PATTI – Inizia la Quaresima
Marzo 02
07:30 2022

Oggi, con il Mercoledì delle Ceneri, inizierà la Quaresima, il “tempo forte” di quaranta giorni in preparazione alla Pasqua.

Alle 18:00, in Cattedrale, il vescovo monsignor Guglielmo Giombanco presiederà la solenne celebrazione, durante la quale ci sarà l’imposizione delle Ceneri. Ovviamente, medesime celebrazioni si terranno anche nelle parrocchie cittadine.

Forse mai come quest’anno, in una fase in cui siamo tutti sgomenti per quanto sta accadendo in Ucraina, risuonano in ciascuno le parole “Memento homo: pulvis es ed in polverem reverteris”. Già ! L’uomo sembra essere sempre più “lupo” al suo simile e dimentica che non è padrone assoluto né della propria vita né di quella altrui. Dimentica che l’egoismo, la prepotenza, la sopraffazione, la violenza creano muri, mentre oggi, più che mai, c’è bisogno di costruire ponti. Dimentica che “alla sera della vita saremo giudicati sull’amore”.

Come sempre in tanti si sono attivati, dando esempio di grande generosità, per venire in aiuto della popolazione ucraina e questo, sicuramente, è un confortante segno di solidarietà. E indubbiamente iniziative del genere si moltiplicheranno pure in Quaresima. Si sono susseguite le veglie di preghiera, le fiaccolate, dappertutto compaiono simboli dell’Ucraina, a voler far sentire la propria vicinanza a un popolo martoriato.

Intanto, però, sarà una Quaresima segnata dalla guerra, che, una settimana fa, sembrava solo un’ipotesi e che, invece, si è materializzata in tutta la sua atrocità e sembra lontana dalla conclusione. Una guerra che diventa sempre più spettacolo, che è possibile seguire quasi in diretta, col suo carico di morte e di distruzione, che non risparmia proprio nessuno. Chi non si è sentito trafiggere il cuore, in questi giorni, alla visione di immagini di palazzi sventrati, di cadaveri per le strade, di persone ammassate nei sotterranei e in luoghi più sicuri, di profughi in fuga, di bambini dal volto smarrito e costretti anche a separarsi dai genitori ? Chi non ha avuto l’impressione, lacerante, che il suono delle sirene di allarme fosse vicino a noi ?

Sarà, allora, una Quaresima in cui dare corpo a delle pratiche, proprie di questo “tempo forte” che potrebbero sembrare anacronistiche e che, invece, conservano intatta la loro forza e la loro efficacia, le stesse di quando ci venivano inculcate dai nostri nonni e dai nostri genitori.

Digiuno, astinenza potrebbero sembrare  – e, di fatto, sono state rese tali – anacronistiche, espressione di bigottismo e di un cristianesimo fatto solo di pratiche esteriori. Invece no: sono segni di “sacrificio” e di rinuncia, in un contesto in cui siamo abituati al “tutto e subito” e a trovare sempre “la tavola apparecchiata”.

Potrebbe essere una Quaresima di riscoperta profonda di tali pratiche, da “offrire” affinchè in Ucraina cessino le armi. Qualcuno, forse, sta storcendo il naso perché pensa che sia quasi fantascienza, ma il rispetto delle idee altrui, lungi dall’essere…vangelo, è già una buona base per evitare…la guerra. Perché quando c’è la guerra, “avventura senza ritorno”, come la definiva San Giovanni Paolo II,  al di là della ricerca di responsabili e dei crimini che essa porta con sé, non ci sono né vinti, né vincitori: perde l’umanità. Tutta !

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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