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PATTI – Incassano risarcimento per bonifica terreno. Il Comune reclama la restituzione per non aver dato seguito ai lavori.

PATTI – Incassano risarcimento per bonifica terreno. Il Comune reclama la restituzione per non aver dato seguito ai lavori.
Settembre 15
16:35 2021

Hanno incassato il risarcimento danni, a seguito di sentenza giudiziaria, per bonificare un terreno di contrada Litto, espropriato,  una ventina d’anni fa, dal comune di Patti, per realizzarvi una discarica per i rifiuti solidi urbani, per i danni subiti a seguito di tale installazione, ma, a quanto pare, non hanno dato seguito ai lavori.

Per questa inadempienza, adesso il comune reclama la restituzione del denaro ma, a quanto pare, gli interessati non hanno intenzione di farlo. Sono i fratelli Santi Antonino, Maria Teresa, Aldo e Giuseppina Anzà, i quali hanno ricevuto ciascuno la quota parte di un quarto.

Per questo, il funzionario responsabile del Settore Affari Generali e Servizi alla Persona e Contenzioso, dottoressa Marcella Gregorio, ha dovuto affidare l’incarico all’avvocato Luciana Caruso del Foro di Patti per il recupero della somma che ammonta a 404.395,98 euro, che, come detto, era destinata alla bonifica del terreno di loro proprietà, in esecuzione della sentenza del Tribunale di Patti alla quale rinvia la sentenza della Corte di Appello di Messina.

Il 29 dicembre 2012, il consiglio comunale di Patti, con delibera n.91, ha proceduto al riconoscimento del debito fuori bilancio per l’importo complessivo predetto, in esecuzione, appunto, della sentenza della Corte di Appello di Messina. Il predetto importo era comprensivo della bonifica del terreno, del risarcimento e delle spese legali.

Con nota del 14 giugno 2013, regolarmente notificata, è stato richiesto ai signori Anzà di provvedere alla bonifica dei terreni oggetto del contenzioso con oneri a carico degli stessi, giusta sentenza n.3268/2000 del Tribunale di Patti.  

Non avendo le parti provveduto, con nota del 19 settembre 2019, protocollo 24146 regolarmente notificata, è stata richiesta la restituzione della somma determinata in sentenza al fine di provvedere alla bonifica del terreno in questione, richiesta rimasta priva di riscontro.

Infine, con delibera della giunta municipale n.235 del 26  agosto scorso, esecutiva ai sensi di legge, il sindaco è stato autorizzato a procedere al recupero della somma nei confronti dei fratelli Anzà nella misura di un quarto per ciascuno, in esecuzione della sentenza n.3218/2000 della Corte di Appello di Messina.

Nicola Arrigo

 
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