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PATTI – In città ritornano le fontane, veri pezzi di storia cittadina

PATTI – In città ritornano le fontane, veri pezzi di storia cittadina
Settembre 04
12:03 2014

La nuova trovata dell’assessore Alessia Bonanno reca in sé una doppia valenza: recuperare un pezzo di memoria storica ed erogare un servizio ai cittadini. L’idea, salutata con entusiasmo da parecchi pattesi, consiste nel riportare in vita le vecchie fontane che un tempo abbellivano diversi angoli del centro cittadino, a partire dal lungomare Zuccarello dove nei giorni scorsi è stata ripristinata una prima fontanella, oggi perfettamente funzionante.

Interessante anche il lavoro di ricerca svolto sul campo: «Ho ascoltato le storie di alcuni anziani che ricordano perfettamente i punti in cui la città era dotata di questa caratteristiche fontane. Purtroppo molte sono scomparse e non sappiamo che fine abbiano fatto, ma quelle che siamo riusciti a recuperare verranno ripristinate esattamente nei luoghi in cui si trovavano un tempo», ha dichiarato soddisfatta la Bonanno.

Quella di Patti Marina, che si trova nei pressi dell’ufficio postale, è stata collegata alla condotta che rifornisce le docce della spiaggia, mentre altre saranno collocate al centro, in zona Canapè e in alcuni vicoli della Patti vecchia. «Nel caso in cui le fontane a nostra disposizione non dovessero bastare – ha spiegato l’assessore –  cercheremo di mettere a disposizione un po’ di risorse per acquistarne di nuove. È un progetto in cui credo molto perché oltre a fornire un servizio alla cittadinanza rappresenta anche un tentativo di rispolverare un pezzo della storia di questa città».

E se si tira in ballo la memoria storica non si può di certo non prendere in considerazione la ceramica, materiale la cui lavorazione artigianale ha rappresentato per secoli il settore di punta dell’economia pattese. Per questo tutte le fontane verranno abbellite con decorazioni e piastrelle fornite a turno dai ceramisti che ancora operano a Patti.

L’obiettivo consiste nel valorizzare questa antica arte sulla scia di quanto fatto in questi due anni dall’amministrazione comunale che sta gradualmente “arredando” alcuni angoli della città con elementi decorativi in ceramica.

 

Giuseppe Giarrizzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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