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PATTI – Il messaggio del vescovo mons. Giombanco rivolto a tutti i pellegrini che il 7 e 8 settembre, giungeranno a Tindari

PATTI – Il messaggio del vescovo mons. Giombanco rivolto a tutti i pellegrini che il 7 e 8 settembre, giungeranno a Tindari
Settembre 03
10:08 2018

“E’ un appuntamento importante per la nostra vita di figli che desiderano incontrare, con il cuore colmo di gioia, la Madre. Maria Santissima ci attende e ci accoglie insieme al suo Figlio Gesù per indicarci la strada della piena realizzazione della nostra esistenza umana e cristiana che consiste nel raggiungere la méta del cammino di fede: la santità”. Così inizia il messaggio del vescovo della diocesi di Patti, monsignor Guglielmo Giombanco, rivolto a tutti i pellegrini che in questi giorni, specie il 7 e 8 settembre, giungeranno a Tindari per i solenni festeggiamenti in onore della 2Nigra sed formosa”.

“Il pellegrinaggio – spiega il Vescovo – è un cammino vissuto con fede e l’immagine del cammino è la più adatta per significare la condizione esistenziale dell’uomo sulla terra, il continuo divenire della sua vita proprio come un cammino per avanzare verso Dio, ma anche verso sé stessi.

Bisogna guardare a Maria: in Lei si è espressa l’accoglienza piena al dono di salvezza che Dio ci offre in Gesù Cristo”.

Monsignor Giombanco si sofferma, poi, sull’attualità: “Viviamo un in tempo segnato da forti contraddizioni e abbiamo bisogno di riferimenti sicuri che indicano la rotta del cammino. L’uomo, sicuro del proprio percorso esistenziale, oggi è stato sostituito dall’uomo provvisorio, incerto e disorientato, preda della crisi valoriale. Sono poche, e spesso isolate, le voci che indicano la rotta, il senso della vita, che interpellano sul bene e sul male, sul giusto e sull’ingiusto, sul vero e sul falso, sul morire e sul vivere. La Vergine Maria è la stella che guida il nostro cammino umano e cristiano e lo conduce, giorno dopo giorno, alla sua piena maturazione”. 

“Durante i giorni della festa,  – prosegue il Vescovo – con la preghiera, dialoghiamo particolarmente con Lei; apriamole il cuore con la fiducia dei figli per percepire la gioia che la Madre nel cammino della vita ci assiste continuamente con la sua tenerezza materna”.

Riportando le parole di Papa Francesco, il Pastore della Chiesa Pattese sottolinea: “Lei non accetta che quando cadiamo rimaniamo a terra e a volte ci porta in braccio senza giudicarci. Conversare con lei ci consola, ci libera e ci santifica. La Madre non ha bisogno di tante parole, non le serve che ci sforziamo troppo per spiegarle che ci succede. Basta sussurrare ancora e ancora Ave, o Maria”.

“Maria, immagine sublime dell’amore paterno e materno di Dio,  – aggiunge ancora il Vescovo – ci invita a non scoraggiarci per le nostre fragilità, a non interrompere il nostro cammino, ma a procedere con passi sempre più decisi per l’edificazione del Regno di Dio, aiutati e sorretti da Lei.

“Auguro a tutti coloro che celebreranno la festa della Madonna del Tindari  – conclude monsignor Giombanco – di preparasi a questo evento di grazia e di fede, custodendo nel cuore la gioia dell’incontro con la Bella Maria”.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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