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PATTI – Il mercatino di via Meazza tra le erbacce perenni

PATTI – Il mercatino di via Meazza tra le erbacce perenni
Dicembre 16
08:30 2015


Di certo non sono un assiduo frequentatore del mercato rionale di Case Nuove Russo. In un anno ci sarò andato quattro volte in tutto, una per stagione. Qualche volta per curiosità, qualche altra per acquistare dei prodotti che non è più possibile trovare nella limitatissima offerta commerciale cittadina.

L’ultimo mia visita al mercato risale al 12 dicembre scorso, alla ricerca di qualche idea per i regali di Natale e della frutta possibilmente a chilometro zero. L’atmosfera è la solita: clienti che contrattano il prezzo della merce, che si lamentano dei prezzi e del freddo; commercianti che si lamentano del Governo, della crisi economica, del vicino di bancarella, dei pochi clienti e dei pochi ricavi.

Salta subito all’occhio la presenza di qualche spazio vuoto tra le bancarelle, lasciato da quei commercianti che magari hanno preferito migrare verso mercati più affollati e redditizi. Altri spazi sono stati invece occupati dai sempre più presenti mercanti extracomunitari, che, con le loro mercanzia uniformata e di dubbia autenticità, di certo non qualificano l’offerta del mercatino pattese.
Ma la cosa che mi lascia sbalordito è senza dubbio la condizione in cui si trova l’intera area. Le erbacce hanno ormai invaso i marciapiedi che in alcuni casi sono inutilizzabili. È il caso del tratto di strada che collega la piazza con la via Torre Fortunato, dove il marciapiede è totalmente invaso dalle erbacce. Ma anche il tratto di via Meazza che sale verso la SS113 è in cattive condizioni, tanto che i pedoni preferiscono utilizzare la strada piuttosto che i marciapiedi. Le altre strade di accesso alla piazza non sono certo in condizioni migliori.

I commercianti si lamentano “ma tanto è inutile. È così da tempo immemorabile” – dicono – “perchè nessuno pulisce”.

In effetti anche nelle altre occasioni in cui avevo fatto visita al mercato avevo notato una situazione di incuria, ma immaginavo fosse un caso: in primavera l’erba cresce velocemente e non si fa in tempo a tagliarla che eccola di nuovo lì. In estate le erbacce c’erano ma erano secche, quindi meno evidenti. Ma adesso è un vero e proprio bosco. Non posso non immaginare che le erbacce non vengano estirpate da almeno un anno.mercatino_03

Se io fossi uno dei commercianti, che paga il suolo pubblico per svolgere la sua attività, mi arrabbierei e non poco. Oltre ad una non trascurabile questione di immagine, la condizione di incuria attuale pone rischi di tipo sanitario. Tra le erbacce potrebbero infatti annidarsi dei parassiti che, oltre ad essere pericolosi per le persone, potrebbero infestare la merce esposta.
Personalmente, quale semplice cittadino e fruitore del mercatino, ho provato un certo disagio nel notare l’incuria. Al disagio si è poi aggiunta l’amarezza dell’udire le critiche ed invettive dei passanti che rimarcavano le differenze con gli altri mercati rionali dei paesi vicini. É vero che l’erba del vicino è sempre più verde, ma quella nostrana è davvero tanta.

Forse sarebbe il caso di avere maggiore cura per una istituzione, quella del mercatino di via Meazza, che dopo essere stato rilegato a torto o ragione in periferia, dopo essere stato abbandonato da molti commercianti, dopo essere stato abbandonato da chi dovrebbe curarne l’aspetto, rischia di essere abbandonato anche dai pochi clienti rimasti.

Tinuccio Cacciolo Molica

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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