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PATTI – I ragazzi del Liceo Vittorio Emanuele III di Patti superano i confini del lockdown

PATTI – I ragazzi del Liceo Vittorio Emanuele III di Patti superano i confini del lockdown
Maggio 27
09:32 2020

I pomeriggi del 18 e del 20 maggio sono stati veramente ricchi di emozioni per un gruppo di allievi delle classi terze dell’indirizzo classico, quarte e quinte del liceo linguistico che durante questi mesi, nonostante l’interruzione dell’attività didattica in presenza, hanno proseguito e completato i lavori relativi ai progetti “Che pacchia! Migranti e oltre” e “Un viaggio nell’Europa linguistica” nell’ambito del POT UNISCO7.

I progetti, nati dalla collaborazione tra il DICAM (Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina) e il Liceo di Patti e inerenti all’Orientamento Universitario, hanno raggiunto risultati che sono andati ben oltre le finalità dell’Orientamento stesso. 

I nostri allievi hanno avuto la possibilità di conoscere questo Dipartimento nella sua operatività collaborando per l’approfondimento di temi attuali e complessi, quali il fenomeno delle migrazioni e il delinearsi di multiformi realtà storiche, linguistiche e culturali.

Il progetto “Che pacchia! Migranti e oltre” è iniziato il 3 di febbraio con un laboratorio attraverso il quale il prof. Lorenzo Casini, docente di Lingua e Letteratura Araba presso il Dpto. di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, ha introdotto la tematica delle migrazioni proponendo la lettura di alcuni capitoli del romanzo Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio di Amara Lakhous. Il prof. Casini ha offerto strumenti e spunti per il lavoro autonomo che gli studenti avrebbero dovuto presentare durante un successivo incontro di “restituzione” presso il DICAM. 

Poiché gli eventi sono stati altri, la prof.ssa Mariavita Cambria, referente dell’Orientamento, ha proposto, unitamente al prof. Lorenzo Casini, un incontro virtuale a distanza.

Ed ecco che i ragazzi coinvolti, insieme alla prof.ssa Maria Ocello, referente di questo progetto per l’indirizzo classico, si sono ritrovati a relazionare su quanto fatto, durante e nonostante l’emergenza.

Per la preparazione delle loro presentazioni sul tema i ragazzi, sotto la supervisione della prof.ssa Ocello, suddivisi in piccoli gruppi, hanno trattato vari aspetti dell’argomento, soffermandosi soprattutto su questioni linguistiche e letterarie: le parole che definiscono le migrazioni, lingua e identità, la traduzione, bilinguismo e plurilinguismo, stereotipi e pregiudizi, il migrante italiano.

Ogni gruppo ha scelto un proprio portavoce che ha saputo argomentare, in modo chiaro, coinvolgente ma anche analitico sull’argomento senza che venisse mai trascurata la visione d’insieme e il legame tra un aspetto e l’altro. La tematica si è sviluppata come un percorso spazio –  temporale senza confini, tra classico e moderno, volto alla comprensione dei molteplici processi linguistici e culturali che sottostanno alla costruzione degli immaginari sociali esistenti intorno al tema delle migrazioni a partire dalla costruzione dell’identità dell’individuo sulla base dell’interazione con l’altro.

E cosi si sono succedute nell’incontro on line le relazioni dei vari gruppi con le voci di Stefano Milici, Antony Aliquò, Annamaria Cappadona, Ilaria Di Santo, Viola Pulvirenti, Francesco Mastrantonio, Giuseppe Bellitti che hanno rappresentato tutto il gruppo dei partecipanti che ha lavorato in modo ineccepibile nel portare avanti il progetto. 

L’incontro, definito dalla prof.ssa Cambria “suggestivo e ricchissimo di contributi”, ha soddisfatto ed emozionato anche il prof. Lorenzo Casini che ha apprezzato il lavoro svolto, l’interesse e la sensibilità manifestata dagli studenti.

Gli alunni del liceo linguistico, 30 in tutto, hanno iniziato la loro attività progettuale, “Un viaggio nell’Europa linguistica”, giorno 5 febbraio, presso l’Aula Magna di Contrada Acquafico, guidati e diretti dal prof.re Alessandro De Angelis, docente di Glottologia e Linguistica  e coordinatore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, il quale li ha introdotti allo studio della Linguistica, spiegando loro come si proceda alla classificazione delle lingue europee, dei dialetti e delle varietà alloglotte, e illustrando alcuni fenomeni quali i processi di univerbizzazione nelle lingue indoeuropee, di evoluzione e declino di una lingua, con particolare attenzione ai movimenti migratori e ai connessi e complessi mutamenti culturali nel bacino del Mediterraneo.

I ragazzi hanno accolto con grande entusiasmo gli innumerevoli stimoli alla ricerca e all’approfondimento e, suddivisi in gruppi e coordinati dalla prof.ssa Antonella Molica Franco, referente del progetto, hanno prodotto alcuni lavori su cui hanno relazionato giorno 20 maggio, in occasione dell’incontro di restituzione, svoltosi in videoconferenza per i su citati motivi.

Federica Saitta, Alessia Laguidara, Ester Bonannella, Adelina Baraboiu, Giuseppe Vita hanno ampiamente illustrato il fenomeno della romanizzazione e della germanizzazione delle lingue celtiche, per lo studio delle quali si sono cimentati nella consultazione di una gran copia di documenti, anche in inglese e in francese (preziosi materiali generosamente forniti dal prof.re De Angelis);  Gaetano Natoli ha presentato un approfondito powerpoint dedicato alle migrazioni di popoli di origine indoeuropea e ai mutamenti linguistici dell’indoeuropeo, fornendo dettagliati esempi degli esiti prodotti nelle lingue derivate.

 La prof.ssa Cambria e il prof.re De Angelis hanno apprezzato il lavoro svolto dagli alunni con serietà e metodo e si sono complimentati con le docenti e la Dirigente Scolastica, prof.ssa Marinella Lollo, per la motivazione e l’interesse manifestati.

Come comunità scolastica condividiamo la nostra gratificazione nel considerare che gli alunni hanno senz’altro colto, nell’attuazione di entrambi i percorsi di studio offerti dalle diverse attività laboratoriali, una grande opportunità di crescita culturale, umana e sociale. 

Redazione da nota stampa

 
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