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PATTI – Giubileo della scuola. Oltre 4000 sul ”sacro colle” del Tindari

PATTI – Giubileo della scuola. Oltre 4000 sul ”sacro colle” del Tindari
Novembre 06
11:41 2016

La scuola come “maestra di vita”, la scuola capace di educare al vero, al bene, al bello, la scuola che forma le coscienze. Sono stati i motivi portanti del Giubileo della scuola della diocesi di Patti, la cui organizzazione è stata curata dal’Ufficio Catechistico Diocesano, diretto da don Pio Sirna, celebrato a Tindari, che ha coinvolto gli istituti di ogni ordine e grado, rappresentati da dirigenti, docenti, personale, studenti, genitori, sul tema “Riconciliati per educare al vero, al bene, al bello”.giubileo_scuola_002

Sul “sacro colle” sono arrivati oltre i quattromila previsti, provenienti da tanti comuni della Chiesa pattese, che hanno avuto modo di vivere momenti di preghiera, riflessione ma anche di incontro. Dalla piazzetta dell’Immacolata al Santuario si è svolto il pellegrinaggio, con alcune soste per la preghiera; quindi, è stata attraversata la Porta Santa del Santuario, nella cui piazza poi è stata celebrata la Liturgia della Parola.

giubileo_scuola_003Durante la sua riflessione, il vescovo, monsignor Ignazio Zambito, ha rimarcato “la valenza educativa della scuola, chiamata a lavorare in sinergia con la famiglia, la Chiesa, le altre agenzie educative, nella ricerca e nella promozione continue del vero, del bene, del bello”. Dopo aver evidenziato che “per noi il vero, il bene, il bello è Gesù Cristo”, monsignor Zambito ha sottolineato che “i veri protagonisti della scuola sono gli studenti. Senza loro, la scuola non potrebbe esistere”.

Da qui il “sentito” appello a tutti gli studenti presenti: “Non barattate il vostro futuro; aspirate a volare alto come l’aquila e non accontentatevi di razzolare nel polveroso cortile della mediocrità”. Quindi, ogni istituzione scolastica, nella persona del dirigente, ha presentato un proprio dono al vescovo, il quale ha regalato un gadget ricordo agli alunni della scuola dell’Infanzia e della Primaria.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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