PATTI – Il “Gepy Faranda” sembra più un “campo di patate” che da calcio … nonostante semine e risemine, con conseguente esborso di denaro
A margine della sfida tra Nuova rinascita e Aquila Bafia, terminata 0-0, per cui i pattesi non sono riusciti ad avvicinare la vetta della classifica, che resta distante sei punti, ci preme segnalare lo stato “pietoso” in cui versa il manto erboso del “Gepy Faranda”.
Nonostante semine e risemine, con conseguente esborso di denaro, il terreno di gioco è alquanto “spelacchiato” e il colore giallastro predomina sul verde. Tante le zone dove l’erba non c’è, tante le zone dove sembra più un “campo di patate” che da calcio.
Stendiamo un velo pietoso sulla pista di atletica, ridotta sempre più a brandelli, e soffermiamoci sulla tribuna coperta, “eternamente” chiusa, eternamente interessata da lavori (che partono e non partono) e, quindi, interdetta al pubblico.
Così i tanti spettatori (parecchi della squadra ospite) presenti domenica al “Faranda”, hanno dovuto assistere al match sistemati, quasi uno sull’altro, nella tribunetta (sarebbe più giusto dire sui gradoni) scoperta.
Ed i pattesi hanno dovuto rispondere (o hanno provato a farlo, quasi con vergogna) alle domande dei sostenitori ospiti in merito alla chiusura e inagibilità della suddetta tribuna.
Un riscontro positivo c’è stato: siccome il vento che soffiava a tratti era gelido, essere “appiccicati” ha permesso di soffrirlo meno possibile.
Adesso i lavori (che sembra proprio si eseguano…a rate) sono stati appaltati (60.000 euro la somma prevista per l’adeguamento) per cui si spera che, finalmente, la tribuna coperta possa ritornare fruibile. Si spera….anche se – recita un vecchio adagio – “cu di spiranza campa….”
Nicola Arrigo
