Patti24

Se Natale è stato…”strano” per via dell’incedere della nuova ondata di covid, lo è ancora di più questa fine d’anno 2021. Da un lato c’è il desiderio di “togliersi dai piedi” un anno che ha continuato a riservare paure, incertezze, dubbi, dall’altro lato quello di accogliere un nuovo anno, sperando che sia veramente “nuovo”.

Nuovo, in primis, in quanto a spiragli di luce in un tunnel che, al momento, sembra buio pesto; nuovo perché, memori del passato, possiamo tornare ad apprezzare anche e soprattutto le piccole cose quotidiane, curare le relazioni, vivere in pienezza ogni attimo.

L’anno che ci lasciamo alle spalle non è sicuramente tutto da buttare; ci saranno stati momenti felici, spensierati; ci saranno state delle conquiste, delle gioie. Così come, ovviamente, ci sono stati fallimenti, dolori, turbamenti. Un fine anno di restrizioni ci “apre” con il fiato sospeso pure al 2022 ed anche i migliori auspici sembrano, attualmente, quasi utopia. Anche scambiarsi gli auguri diventa una pura formalità, perché manca quell’afflato, quell’empatia, profondamente sopite dalla situazione che si sta vivendo.

Le restrizioni “volute” dall’amministrazione comunale per stasera e domani (locali – bar, pub, birrerie, caffetterie, enoteche, esercizi commerciali similari senza cucina – chiusi dalle 21 alle 7, divieto di vendita e utilizzo di fuochi d’artificio, di ogni tipo, su tutto il territorio comunale) confermano che la situazione è alquanto delicata e bisogna far fronte comune nella lotta alla pandemia. Tutto questo mentre si continuano a contare i positivi, che aumentano in maniera esponenziale, anche se va sottolineato che ci sono altri che sono già usciti dalla “brutta avventura”.

In un 2021 caratterizzato da incertezze, perdita di posti di lavoro, disagi oltre misura per tante famiglie (prezioso ed insostituibile, a tal proposito, il ruolo delle Caritas parrocchiali e di altre associazioni), i pattesi hanno scelto un nuovo sindaco nella persona di Gianluca Bonsignore, dopo 10 anni di governo Aquino. Proprio al neo primo cittadino e alla sua giunta e a tutti coloro che, a vario titolo, sono impegnati nella gestione della cosa pubblica, auguriamo di dare sempre il meglio di sé per il bene comune e per la propria città, di essere sempre in prima fila per “difenderla” dagli attacchi esterni e per promuoverla sempre di più.

Auguri a quanti, sanitari e parasanitari, in questa fase, pur tra obiettive difficoltà, sono più che impegnati nella lotta al covid.

Auguri a tante famiglie che dal 2022 si attendono una “sterzata” per poter disporre quantomeno dell’essenziale per una vita dignitosa.

Auguri ai ragazzi e ai giovani, affinchè si rendano conto che non sono solo – come spesso si sentono ripetere, il futuro, ma anche uno splendido presente, fatto di progetti, desideri, sogni.

Auguri a quanti sono impegnati nel sociale, affinchè continuino ad essere i “buoni samaritani”.

Auguri a chi è impegnato nel mondo della scuola, perché, pur con tante limitazioni, possa continuare a “spezzare il pane” della cultura che, oggi più che mai, è uno strumento fondamentale per acquisire la necessaria capacità critica di fronte a tanti stereotipi, a tanti cliché, a tanti condizionamenti. 

Auguri alla comunità ecclesiale, perché continui ad annunciare con forza che il “tempo” è il mezzo privilegiato che ci viene concesso per “lasciare il segno”, in un contesto in cui, sempre più spesso, il “materiale” prende il sopravvento sullo “spirituale”, il profano sul sacro. 

Auguri a tutti: facciamo ciascuno la nostra piccola o grande parte affinchè il 2022 sia davvero un “anno nuovo”. 

Nicola Arrigo