PATTI – Emergenza covid-19. Il sindaco Aquino chiude parchi e tutte le aree gioco della città.
Con tono forte e deciso il sindaco di Patti Mauro Aquino, nel corso di un suo intervento su facebook, ha annunciato la chiusura, con sua ordinanza, dei parchi e di tutte le aree gioco della città.
“Mi spiace rilevare – ha evidenziato, spiegando la genesi della drastica decisione – che probabilmente non è stato ancora compreso che la situazione è seria e impone che si adottino comportamenti responsabili”.
“Se chiudiamo le scuole – ha spiegato – è perché c’è una necessità, ma le scuole chiuse non significano che i nostri figli debbano girare liberamente per le vie cittadine, magari a gruppo, magari senza usare le mascherine.
Ci sono rimasto male, domenica e ieri mattina, a vedere i nostri parchi gioco presi d’assalto dai nostri figli – e do di questo la colpa ai tanti padri e alle tante madri – ; non è possibile che i nostri figli vadano in cinque-sei sull’altalena o sullo scivolo, mentre la scuola è chiusa” “Che senso ha – si è chiesto Aquino – chiudere la scuola se consentiamo ai nostri figli di fare capannello, di creare quegli assembramenti che, invece, dobbiamo assolutamente evitare ?”
Sempre con tono lapidario, Aquino ha aggiunto: “Non voglio – e mi dispiacerebbe – chiudere vie e piazze, come la legge consente al sindaco, perché significherebbe che veramente siamo irresponsabili e non siamo capaci di badare a noi stessi”.
Da qui l’appello: “Chiedo a tutti una dimostrazione di senso civico, di amore per i figli, i genitori, gli amici. Il momento è difficile e impone grande attenzione. E’ un momento che comporta sacrifici, anche dal punto di vista economico. Che finirà solo se e quando i nostri comportamenti saranno adeguati e non ci lasceremo andare a comportamenti superficiali e intollerabili come quelli che ho visto in questi giorni”.
Il primo cittadino ha tenuto anche a precisare che “bisogna attenersi, in merito ai contagi, alle informazioni ufficiali fornite dall’Asp o dal sindaco, per evitare che girino voci assolutamente infondate e non cadere in una spirale di panico che in questo momento è l’ultima cosa che ci vuole”.
Nicola Arrigo
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