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PATTI – Dissesto idrogeologico a San Giovanni e rasola, in ballo progetti per 250 mila euro

PATTI – Dissesto idrogeologico a San Giovanni e rasola, in ballo progetti per 250 mila euro
Dicembre 04
09:17 2014

In un territorio particolarmente fragile come quello pattese, l’azione di contenimento del rischio idrogeologico rappresenta una delle priorità inserite nell’agenda politica locale. Proprio in questi giorni l’amministrazione Aquino ha sottoposto al vaglio della regione Siciliana tre progetti da presentare al governo centrale nell’ambito del piano nazionale da 9milardi di euro varato proprio per sostenere opere di consolidamento in porzioni di territorio ad elevato rischio idrogeologico.

Il primo, di cui si è già discusso, riguarda la difesa del tratto costiero compreso tra le foci dei torrenti Montagnareale e Timeto, per il quale il Comune di Patti ha presentato un elaborato da 18milioni di euro. Gli altri due, ancora in fase preliminare, contemplano invece il consolidamento del quartiere San Giovanni e dell’area compresa tra piazza Gramsci e contrada Rasola. «Si tratta – ha spiegato il sindaco Aquino – di due importanti progetti volti ad accrescere il livello di sicurezza del territorio, bloccando sul nascere alcuni fenomeni franosi dovuti all’instabilità di pendii che sorgono in prossimità di zone densamente popolate».

I due progetti di consolidamento prevedono una spesa complessiva di 250mila euro: 100mila per San Giovanni e 150mila per Rasola e piazza Gramsci. «Gli elaborati – ha detto il primo cittadino – sono già stati inviati al presidente della Regione, in qualità di Commissario straordinario del governo.

L’auspicio è che possano essere finanziati, permettendo dunque la messa in sicurezza di porzioni importanti del nostro territorio». Le zone segnalate rientrano nella categoria R4 del piano di assetto idrogeologico della Regione, quindi ad alto rischio. Inoltre, si tratta di aree che nell’ultimo decennio hanno conosciuto un massiccio fenomeno di incremento urbanistico.

È il caso, soprattutto, del quartiere san Giovanni, le cui criticità erano già state segnalate dai residenti e dai componenti del comitato di quartiere in seguito alle vistose crepe sorte alla base delle palazzine di edilizia popolare di via Aldo Moro e lungo i muri di contenimento della stessa arteria.

Dal sopralluogo effettuato nel novembre dello scorso anno era stato scongiurato qualsiasi rischio di cedimento strutturale. Ad evidenziarlo era stata una relazione congiunta del dipartimento regionale di Protezione Civile, del Genio Civile di Messina e dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Messina, sottolineando, comunque, «il persistere di una situazione di dissesto» e imponendo, in definitiva, un monitoraggio costante dei luoghi.
In rosso contrada San Giovanni, in giallo contrada Rasola. Le due zone inserite nei progetti di mitigazione del rischio idrogeologico.

 

Giuseppe Giarrizzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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