Patti24

Da quando abbiamo pubblicato la sì tanto vituperata – fortunatamente non da tutti – notizia che sul territorio comunale, da un po’ di tempo a questa parte, non si vede la costante presenza dei vigili urbani, non è che le cose siano di molto cambiate.

Nell’immediatezza si è mossa qualcosa, ma poi le macchine continuano ad essere parcheggiate in doppia e terza fila, nei posti segnalati nel precedente pezzo non si è registrata alcuna modifica della situazione, chi scambia alcune arterie cittadine per piste di alta velocità (via Padre Pio in primis) c’è sempre, chi sconosce l’abc del codice della strada persiste ed insiste.

Indubbiamente, sul servizio della Polizia Municipale, per altri versi indubbiamente lodevole, nuoce fortemente la carenza di personale, ma, in ogni caso, sembra sempre più necessario trovare una soluzione affinchè il traffico cittadino sia più scorrevole e chi rispetta le regole non venga “limitato” da chi, invece, impunemente, non lo fa.

Lungi da noi “essere contro” qualcuno per partito preso, lungi da noi “parlare” tanto per, come, purtroppo, ci dispiace segnalarlo, tanti hanno fatto dopo la pubblicazione del precedente pezzo così incriminato.

Purtroppo, a Patti, languidi e arrancanti come siamo ridotti, sembra si sia creato uno “status quo” che non deve essere smosso, perché altrimenti dai subito l’idea di essere “contro”.

Quindi se segnali un disservizio, un guasto, una buca, qualsiasi altro “intoppo”, se evidenzi che ci sono un preoccupante “ristagno” e una palpabile rassegnazione, sei necessariamente “contro”.

Se, di contro, dicessimo o scrivessimo che tutto funziona alla perfezione, che il commercio è in auge, che i servizi rasentano la perfezione, che il centro storico è curatissimo, che buche sulle strade non ce ne sono, che il traffico veicolare è scorrevolissimo, che la città ha un invidiabile decoro, e tante altre….bugie, saremmo “per”.

Noi, nel nostro piccolo, siamo una semplice “voce”, spesso di contrasto, è vero, ma se a qualcuno – una minoranza rispetto a quanti ci apprezzano – ciò da fastidio non è per niente obbligato a leggerci.

Importante che non si lasci andare a giudizi affrettati e “pesanti”, perché cadrebbe nello stesso errore che imputa alla nostra redazione. Magari saremo “pseudo giornalisti” – come qualcuno ci ha tacciati, ma chissà perché ora e non quando “scrivevamo” pure di lui –, sempre convinti, però, di “vedere le cose” – senza falsa presunzione – come realmente stanno. E poi c’è una dialettica che, quando non scade nel pettegolezzo, è linfa vitale per una comunità. E noi siamo e saremo sempre aperti e disponibili al confronto, reale, no…pseudo !

Nicola Arrigo