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PATTI – Disputato il 22° torneo di tennis U.N.U.C.I., 17° memorial Tenente di Cavalleria Renzo Serranò

PATTI – Disputato il 22° torneo di tennis U.N.U.C.I., 17° memorial Tenente di Cavalleria Renzo Serranò
Agosto 07
13:21 2017

Organizzato dalla Sezione U.N.U.C.I. (Unione Nazionale Ufficiali in Congedi d’Italia) di Patti, si è disputato il 22° torneo di tennis U.N.U.C.I., 17° memorial Tenente di Cavalleria Renzo Serranò, indimenticato amico, nonché grande sportivo, prematuramente scomparso.

I partecipanti, ufficiali in congedo e Forze dell’Ordine della circoscrizione, si sono affrontati sui campi in terra rossa del Tennis Club Saliceto. Nel “singolare” si è imposto il sergente della Marina Militare in congedo Giuseppe Rausa, dopo un equilibrato match contro il Dipendente del Ministero dell’Interno 

Massimiliano Magistro, del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Patti; a seguire, in classifica, il professore Rosario Mignano, e l’Assistente Capo di Pubblica Sicurezza Mimmo Martino, del Commissariato di Patti.

In contemporanea, si è svolto anche il torneo di “doppio”, nel quale ha prevalso la coppia formata da Massimiliano Magistro e Rosario Mignano, che ha battuto in finale quella composta da Giuseppe Rausa e da Antonino Pellegrino,  presidente ed “anima” della sezione Unuci  di Patti.

Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti Nunziatina Natoli, moglie del compianto Renzo Serranò, in passato vincitore di ben tre edizioni del torneo, e i fratelli Maria e Giovanni, che hanno consegnato i premi ai vincitori, oltre che un significativo ricordo a tutti i partecipanti.

Parole di ringraziamento sono state espresse dal presidente della sezione Unuci di Patti, Capitano Antonino Pellegrino, che ha rimarcato “il lavoro di tutti coloro che hanno collaborato alla finalizzazione della manifestazione” e “la lealtà sopradi quanti si sono contesi la vittoria”. Parole di elogio verso l’iniziativa sono state espresse anche dal Presidente del Tennis Club Saliceto, Angela Messina, e dai familiari di Renzo Serranò.

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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