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PATTI – Diocesi di Patti. Chiuso il Giubileo straordinario della Misericordia

PATTI – Diocesi di Patti. Chiuso il Giubileo straordinario della Misericordia
Novembre 14
12:12 2016

Con due celebrazioni, una nel Santuario di Tindari e l’altra nella Concattedrale “Santi Martiri del XX secolo”, presiedute dal vescovo monsignor Ignazio Zambito, si è chiuso, nella diocesi di Patti, il Giubileo straordinario della Misericordia.chiusura_giubileo_diocesi_patti_004

Tanti i fedeli, provenienti dalle parrocchie della Chiesa pattese, che hanno partecipato alle due celebrazioni di “chiusura” della Porta Santa. Durante l’omelia pronunciata nel corso della messa celebrata in Santuario, monsignor Zambito ha evidenziato che “l’Anno Santo si chiude ma Dio non ha un tempo, un anno. Finisce l’anno della misericordia, ma non finisce la misericordia che, per grazia, ci permette di guardare tutto (guerre, malattie, intrallazzi) con gli occhi di Dio”.

chiusura_giubileo_diocesi_patti_003“E’ stato un anno – ha proseguito – in cui abbiamo cantato la misericordia di Dio, che supera qualsiasi capacità di analisi, perché Dio non ha paura del peccato. Adesso, a chiusura dell’Anno Santo, dobbiamo aprirci al rendimento di grazie, perché ringraziare è fonte di salvezza. Grazie a Papa Francesco, che ha messo a fuoco che Dio è Padre di misericordia; grazie perché ho avuto modo di convocare, con la gioia di incontrarci e di intensificare il cammino della vita cristiana. Grazie al presbiterio pattese in cui Dio mi ha inserito, che, pur con i propri difetti, esplica il ministero con i fedeli e con quelli che non lo sono. Grazie ai volontari per la loro accoglienza e il loro servizio”.”Il frutto del Giubileo – ha concluso il vescovo – dovrà essere ora una conversione permanente; il bene non è una quantità proporzionale alla quantità del male. Noi vogliamo essere collaboratori del Padre”.

La chiusura della Porta Santa nella Concattedrale è coincisa col Giubileo delle bande musicali. Monsignor Zambito è stato accolto dai corpi bandistici di Patti, Capizzi ed Alcara Li Fusi e nell’omelia ha ancora insistito sulla necessità “di continuare a vivere la misericordia” e “di far fruttare quanto vissuto in questo anno straordinario”.

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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