PATTI – Criticità della viabilità cittadina. Una emergenza che dura da tempo
La situazione viaria cittadina, purtroppo, continua ad essere sempre più critica (complici anche i molti automobilisti indisciplinati) e, nello stesso tempo, continua a mettere a dura prova la pazienza dei pedoni e dei residenti ma anche degli automobilisti disciplinati, costretti a convivere con il caos automobilistico e con l’inquinamento acustico e ambientale.
I disagi maggiori si registrano lungo le vie Garibaldi, Trieste, Nicolò Gatto Ceraolo, Corso Matteotti, vale a dire le arterie lungo le quali transita ogni tipo di mezzo motorizzato proveniente dai versanti Palermo e Messina.
I periodi più caotici sono quelli della mattina, quando arrivano gli autobus di linea e quelli a servizio degli studenti che frequentano le scuole cittadine e, poi, da mezzogiorno alle due quando, cioè, i predetti automezzi riprendono la via del ritorno e, infine, nel tardo pomeriggio, fino a sera.
E’ una emergenza che dura da tempo alla quale, purtroppo, non si è riusciti, o non lo si è voluto, fino adesso, a dare una soluzione che, comunque, potrebbe arrivare dalla costruzione di qualche strada alternativa alle predette.
“La soluzione ci sarebbe, anzi due – sostiene un vecchio tassista -: la prima potrebbe venire dalla via Padre Pio, molto trafficata, attualmente a senso unico. Riducendo lo spazio dei due ampi marciapiedi, tra l’altro, poco frequentati, di venti centimetri ciascuno, si ricaverebbero due ampie corsie che consentirebbero il doppio senso di marcia che, sicuramente, avrebbe positive ripercussioni sul resto della viabilità cittadina, soprattutto in via Garibaldi e Corso Matteotti”.
L’altra soluzione potrebbe venire, invece, dalla facile trasformazione, con gli opportuni ammodernamenti, dell’attuale tracciato (circa quattrocento metri) che, partendo dal piazzale antistante la stazione ferroviaria, potrebbe trovare sbocco sulla strada statale 113, proprio all’estrema periferia del paese, versante Messina, e ciò agevolerebbe notevolmente anche il transito da e per Tindari e la zona periferica del pattese del versante messinese. Tra l’altro, buona parte del tracciato, abbastanza ampio, è da tempo funzionante e viene utilizzato dai residenti.
Raggiungendo questi obiettivi, se ne raggiungerebbe un altro che è quello di proteggere i residenti nei quartieri serviti dalle predette arterie oltre che dal caos automobilistico anche dall’inquinamento ambientale e acustico che, allo stato, supera di gran lunga i limiti di tollerabilità.
Nicola Arrigo
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