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PATTI – Covid-19 e d’intorni. Ognuno faccia la propria parte, affinchè “Andrà tutto bene” diventi “Va tutto bene”.

PATTI – Covid-19 e d’intorni. Ognuno faccia la propria parte, affinchè “Andrà tutto bene” diventi “Va tutto bene”.
Marzo 20
18:12 2020

Anche Patti, ovviamente, si è trovata catapultata in uno situazione di “rinunce” e di stallo quasi assoluto, connotati da paura e preoccupazione.

Pure in queste giornate così “particolari”, non mancano, tuttavia, gli spunti di riflessione e di discussione, servendosi spesso dei social o rivolgendosi alla nostra redazione.

Mentre gli istituti scolastici si stanno alacremente adoperando per la didattica a distanza, mentre molte parrocchie trasmettono la celebrazione della messa o la pia pratica della via Crucis, ogni venerdì,  sulla pagina facebook o su youtube, mentre Silvestro Nasisi, con tanto di tricolore, attraversa, con la propria macchina, quotidianamente, intorno alle 18, le strade cittadine, proponendo l’Inno di Mameli o altre canzoni della musica italiana e dando un momento di allegria, soprattutto ai più piccoli, mentre tanti, soprattutto bambini, hanno disegnato su un telo o su carta (spesso guidati dagli insegnanti attraverso video lezioni di didattica a distanza) l’arcobaleno, con la scritta “Andrà tutto bene”, appendendolo ai balconi, non mancano spunti polemici.

Il primo è legato alla sanificazione del territorio comunale, un intervento che l’amministrazione Aquino, sollecitata in tal senso pure dall’opposizione consiliare, aveva ritenuto inutile e che, invece, dopo l’ordinanza del Presidente della Regione, Nello Musumeci, che al comma 1 dell’articolo 2 dice testualmente “E’ fatto obbligo ai comuni di procedere alla sanificazione delle strade dei centri abitati, degli edifici adibiti a uffici pubblici e degli uffici scolastici”, sarà “d’incanto” realizzata il 24 e 25 marzo. Evidentemente, non è più inutile !

Nelle ultime ore, comunque, ad alimentare parecchie prese di posizione da parte dei cittadini è l’imminente “arrivo” delle bollette per il pagamento della prima tranche della Tari – utenze domestiche -. E’ vero che il termine ultimo è stato posticipato di 15 giorni (dal 15 al 30 aprile), ma è altrettanto vero che, a differenza degli anni precedenti, la suddivisione delle due rate sarà diversa. Infatti, entro il 30 aprile bisognerà pagare il 70 per cento e non il 60 e, poi, a luglio, more solito, il 30 per cento. Molti evidenziano che stante la situazione di serissima difficoltà sarebbe stato forse il caso di sospendere tale pagamento; non solo ciò non si verificherà, ma, addirittura, adesso bisognerà pagare pure di più. Perché, si domandano in tanti – a Capo d’Orlando il pagamento della Tari e delle bollette dell’acqua è stato sospeso per tutto l’anno ? Perché a Sant’Agata Militello tale sospensione è prevista, al momento almeno fino all’1 giugno ? Perché in altri comuni è stato possibile prendere simili provvedimenti e a Patti no ?

A proposito di Tari, anche a Patti non mancano gli apprezzamenti per gli operatori che, quotidianamente, garantiscono la raccolta differenziata. Su molti mastelli o in prossimità degli stessi vengono sistemati biglietti che riportano anche un semplice “grazie”. In merito, secondo quanto recentemente stabilito dall’amministrazione di concerto con chi effettua la raccolta stessa, chi dovesse essere positivo al coronavirus o in quarantena, non dovrà più differenziare i rifiuti di casa propria, dovrà utilizzare due o tre sacchetti, possibilmente resistenti, uno dentro l’altro all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata (residuo secco)., dovrà gettare tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, indifferenziato) nello stesso contenitore usato per la raccolta indifferenziata, e dovrà chiudere attentamente tutti i sacchetti. 

Chi non è positivo e non in quarantena, continuerà a fare la raccolta differenziata come fatto finora, buttando – se raffreddato –  i fazzoletti di carta nella raccolta indifferenziata, dove andranno pure guanti e mascherine.

“Si pregano i cittadini – esorta il sindaco Aquino – ad essere particolarmente civili in questo delicato momento, evitando di abbandonare guanti e mascherine usati lungo le strade e smaltendoli, invece, ben chiusi in un sacchetto di plastica nel mastello dell’indifferenziato. Non è corretto che i nostri operatori ecologici debbano esporsi ad evitabili rischi, frutto della sola inciviltà. Confido nel buon senso di tutti”.

Ognuno, insomma, faccia, sempre e bene, la propria parte, affinchè quello che ormai è un ritornello “Andrà tutto bene” possa prima possibile diventare “Va tutto bene”.

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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