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PATTI – Consiglio Comunale. Rinviata a domani discussione sul bilancio, durissima reazione dei consiglieri di opposizione.

PATTI – Consiglio Comunale. Rinviata a domani discussione sul bilancio, durissima reazione dei consiglieri di opposizione.
Agosto 13
13:26 2019

E’ stata rinviata a domani, alle 10, in seconda convocazione, la tanto attesa discussione sul bilancio comunale, in quanto stamattina è venuto a mancare il numero legale. 

Domani lo stesso scenderà ai due quinti, per cui sarà sufficiente la presenza di sei consiglieri.

Durissima la reazione dei consiglieri di opposizione Giacomo Prinzi, Giovanni Di Santo, Federico Impalà, Maria Gregorio Nardo, Natalia Cimino e Filippo Tripoli che hanno diffuso una nota in cui evidenziano:  

“I consiglieri di opposizione oggi erano tutti presenti per consentire i lavori d’aula sul bilancio e la correlata stabilizzazione dei dipendenti comunali precari. Al contrario, quel che resta della maggioranza, che perde pezzo dopo pezzo, si presentava divisa e con assenze determinanti, non avendo rispetto degli argomenti importantissimi da trattare”. 

Quindi, una stoccata al sindaco Mauro Aquino che “non ha più la maggioranza in consiglio comunale e, nonostante ciò, con arroganza cerca di far votare un bilancio di previsione pieno di sprechi e sperpero delle risorse. Tutto ci potevamo aspettare, ma non la inopportuna strumentalizzazione di una parte della maggioranza che chiaramente pone il ricatto politico ad una minoranza che ha, comunque, sempre collaborato sui grandi temi, primo tra tutti la stabilizzazione del personale precario”. 

“I temi importanti per il paese, da troppo tempo ormai,  – insistono i sei consiglieri di opposizione – vengono trattati grazie alla chiara e responsabile presenza dell’opposizione in aula. Alla vigilia del Ferragosto, la minoranza a ranghi completi sarà presente in aula come sempre, per portare avanti quei principi di trasparenza che l’hanno sempre contraddistinta, ribadendo il proprio ruolo di alternativa a questo modo di amministrare senza ambiguità e rimanendo ben lontani dalle convenienze politiche che danneggiano la città e allontanano la gente”.

Nicola Arrigo

 
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