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PATTI – Comitato Aretè: emergenza al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Barone Romeo”.

PATTI – Comitato Aretè: emergenza al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Barone Romeo”.
Febbraio 17
17:26 2021

Nel suo costante “percorso” di sensibilizzazione sulle problematiche inerenti l’ospedale “Barone Romeo”, il comitato Aretè, presieduto da Francesco Saporito, punta l’attenzione sul reparto di ostetricia.

In merito ha inviato una nota al direttore Sanitario dell’Asp di Messina Bernardo Alagna, al direttore sanitario dell’ospedale di Patti Franco Catalfamo, al sindaco Mauro Aquino, al presidente del consiglio comunale Nicola Molica e a tutti i consiglieri.

“Un’altra preoccupante notizia  – esordisce il comitato – giunge a peggiorare la già difficile situazione dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti. Ad essere coinvolto, questa volta, è un altro reparto d’eccellenza, quello di Ostetricia e Ginecologia in cui, ogni anno, si registrano quasi mille nascite. Solo il Policlinico Universitario di Messina annovera un numero più alto, 1270 parti all’anno, con un bacino di utenza triplicato rispetto a quello del nosocomio pattese, e quasi il triplo del personale medico e paramedico. Sono numeri comparativamente assai importanti perché spiegano il motivo dell’attuale nuova emergenza”.

“In seguito alla chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Sant’Agata di Militello – sottolinea Aretè –  nella cittadina è rimasto attivo un ambulatorio a cui afferiscono cinque medici. Da fonti attendibili risulta che tre di queste unità beneficiano di riduzioni orarie, mentre una è stata trasferita in altro nosocomio. La disponibilità di un solo medico per le turnazioni notturne ha indotto l’Azienda a impegnare i ginecologi del “Barone Romeo” che, già oberati di lavoro per l’evidente carenza di organico rispetto alla mole di accessi e nascite, rischiano di essere ulteriormente gravati, con evidenti ripercussioni negative sull’efficienza del reparto, impoverito di organico”.

“Se la logica dei numeri, per quanto deprecabile, sembra ormai essere divenuta l’unico parametro delle scelte burocratico-amministrative – prosegue la nota – , ci chiediamo come sia possibile che si pensi di risolvere le carenze di organico della realtà santagatese sulle spalle del reparto di Ostetricia e Ginecologia del “Barone Romeo” che, come già sottolineato, lavora con un numero di unità professionali certamente sottostimato in relazione agli accessi e al numero di nascite annue”.

“La decisione adottata dalla Dirigenza Asp  – conclude Aretè – ci appare priva di fondamento e tendente ad indebolire un reparto senza tener conto del principio di efficienza aziendale e soprattutto senza tenere conto della tutela della vita umana. Ci auguriamo che la nostra preoccupazione diventi anche la preoccupazione di chi ha la responsabilità dell’adozione del provvedimento che vorrà annullare in autotutela, anche in virtù della normativa vigente sulla istituzione dei punti nascita che, allo stato, sembra essere disattesa”.

L’auspicio è che la nota-denuncia del comitato per la tutela dell’ospedale pattese trovi riscontro in chi di competenza per evitare che, ancora una volta, il “Barone Romeo” venga colpito dalla scure dell’ennesima….decisione a tavolino sulla pelle dell’utenza e, soprattutto, sull’efficienza della struttura.

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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