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“E fu sera e fu mattina, sesto giorno”. Mutuando la frase biblica della Genesi, verrebbe da dire che ha impiegato meno tempo il Padre Eterno a creare il mondo e l’uomo che non il comune di Patti al completamento di un intervento in via Padre Pio.

Da tempo, in tale arteria cittadina molto trafficata, in quanto snodo fondamentale di collegamento monti-mare, un tombino dava evidenti segni di cedimento.

Dopo segnalazioni, anche e soprattutto sui social, finalmente si è pensato di intervenire, ma, more solito, con il consueto “tampone”. Un segnale di lavori in corso, tra l’altro in una pericolosa semicurva, una barriera stradale new jersey e l’immancabile transenna, “fissata” con due sacchi di bitume.

Tutto sistemato in modo approssimativo ed alquanto rischioso, considerato che camion, furgoni e pullman riescono a passare a stento per non urtare la suddetta transenna.

Non sarebbe, allora, il caso – tenuto conto anche e soprattutto che, spesso, molti, impunemente, scambiano la via Padre Pio per una pista di alta velocità – intervenire tempestivamente, senza ulteriori rinvii ?  O ci rivolgiamo direttamente al Padre Eterno perché ci illumini su come abbreviare i tempi ?

Nicola Arrigo

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