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PATTI – I.I.S. ”Borghese-Faranda”. Quando la DAD diventa DIDA cioè Dedizione, Impegno dei Docenti per gli Alunni

PATTI – I.I.S. ”Borghese-Faranda”. Quando la DAD diventa  DIDA  cioè Dedizione, Impegno dei Docenti per gli Alunni
Aprile 10
09:47 2020

Un mese fa con il decreto “Io resto a casa” l’Italia è diventata zona rossa, inizia il lockdown: vietato uscire. Attività commerciali e uffici chiusi. Anche l’attività didattica sospesa. L’incertezza, la paura, il panico prendono il sopravvento.

I primi giorni la parola che più di tutte tuonava nella mente era disorientamento. Tante le perplessità, i dubbi, le incertezze, ma tutto questo si è dissolto nel momento in cui il pensiero è corso a loro, ai nostri alunni, alle nostre alunne; in quel momento il nostro obiettivo è stato quello di mettere in campo le nostre conoscenze e le competenze informatiche, per poter continuare a relazionarci con loro, a trovare un contatto umano anche se dietro uno schermo o una “ fredda” email, attraverso un messaggio vocale; l’unica cosa su cui si era sicuri era il voler continuare a dare loro certezze e fiducia perché improvvisamente ogni punto di riferimento era venuto meno nel pieno della loro crescita e della formazione personale, culturale ed educativa.

Tutti i docenti del “Borghese-Faranda”, anche coloro che in passato si erano mostrati riluttanti alle nuove tecnologie, si sono attivati all’utilizzo di piattaforme come Weschool, Google Classroom, cimentandosi con Skype, Zoom e Youtube per poter mantenere quel rapporto umano con chi qualche giorno prima rendeva meravigliosamente vive le nostre aule.

Naturalmente non è la stessa cosa, con la didattica a distanza  manca il calore umano, gli sguardi, la tensione, i rimproveri e quelle risate che riempiono corridoi, aule ma soprattutto il cuore. In classe sono tutti lì davanti a te, con la loro vivacità, le loro battute a volte argute ma piacevoli, con i loro occhioni attraverso i quali riesci a leggere parole non dette cogliendone emozioni sottese.

Il dialogo educativo, il dibattito che si instaura in presenza tra docente e allievi è totalmente diverso da quello che può crearsi con le diverse modalità a distanza. Ma uno sconosciuto dal nome “reale”, CoronaVirus (che di “reale” ha solo l’aspetto simile a una corona) si è insinuato nelle nostre vite costringendoci a modificare la quotidianità compreso il “sistema scuola”. E fu così che un altro acronimo, DAD (didattica a distanza), è entrato a far parte dell’universo scuola e del “Borghese-Faranda”, una metodologia già avviata all’interno dell’Istituto da qualche anno da parte di alcuni docenti o in specifici contesti ma adesso messa pienamente a regime da tutti gli insegnanti e per tutti gli alunni. 

L’interazione a distanza con gli studenti è stata e continua ad essere affrontata con intelligenza e con buon senso, senza sovrapposizioni e soprattutto senza eccedere con il carico cognitivo.

Le video lezioni svolte in modo costante ma non soffocanti né oppressive cercano di valutare i punti di forza e i punti di debolezza privilegiando momenti di incontro per discutere anche attraverso forum di discussione. Lo studente è coinvolto in attività significative dal punto di vista dell’apprendimento come la lettura di libri, visione di documentari storici, scientifici e di film; questa la scelta del “Borghese Faranda” per continuare a trasmettere il sapere nella flessibilità che il momento richiede e nella libertà di insegnamento, impostando e sviluppando la didattica autonomamente senza imposizioni o vincoli.

Tutto questo è ed è stato possibile grazie  alla Dirigente, professoressa Francesca Buta, la quale ha promosso una costante interazione tra i docenti ed è stata un collante tra genitori, studenti e famiglie, per una collaborazione proficua ed efficace. 

In questo momento di profondo cambiamento nell’ambito della didattica a distanza anche il supporto, la guida, le proposte dell’Animatore e del Team Digitale sono stati indispensabili. Tutte le componenti della scuola hanno agito in perfetta sinergia con dedizione e passione per non far sentire soli gli alunni che sono stati sradicati dal luogo pulsante della loro vita di studenti.

Importante sottolineare che in relazione ai bisogni degli allievi, in osservanza di quanto previsto dalla Carta Costituzionale Italiana, e precisamente in ottemperanza all’articolo 33 che non solo sancisce il diritto alla libertà di insegnamento ma chiarisce un altro aspetto di fondamentale importanza democratica  (“capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”), la Dirigente ha indetto il bando per l’individuazione di alunni che si trovano in stato di disagio economico – sociale, cui affidare in comodato d’uso le dotazioni informatiche individuali 

Ad oggi la scuola ha già consegnato 56 notebook agli studenti che ne hanno fatto richiesta, affinché nessuno debba rinunciare al diritto allo studio garantito dalla Costituzione.

In questo momento difficile abbiamo coniugato due elementi fondamentali per la scuola: tradizione e innovazione, un connubio perfetto per vincere in questo difficile presente e con una nuova visione futura.

La scuola non si ferma, anzi l’amore, la dedizione per i nostri studenti non si ferma e non si fermerà mai, supererà ogni difficoltà, ogni emergenza e ogni ostacolo per trasmettere a chi “riempie” le nostre giornate il desiderio della Conoscenza e del Sapere unito a quei valori che li renderanno grandi uomini e grandi donne di domani.

Pur continuando a distanza resteremo sempre uniti tra varie difficoltà, amarezze, delusioni ma anche soddisfazioni e brillanti successi.

La vostra Preside e i vostri Docenti ci saranno sempre!!.

Redazione da comunicato stampa

 
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