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PATTI – Associazione “Aretè” per la tutela dell’ospedale “Barone Romeo”. Domenica campagna di sensibilizzazione

PATTI – Associazione “Aretè” per la tutela dell’ospedale “Barone Romeo”. Domenica campagna di sensibilizzazione
Ottobre 09
18:02 2020

L’ospedale “Barone Romeo” non può essere depauperato e, quindi, occorre tenere altissima la guardia, viste anche le recenti vicende. Anche per questo è stata costituita, per volontà di Francesco Saporito, l’associazione per la tutela del nosocomio pattese “Aretè” (in greco, virtù), che ha già registrato un notevolissimo numero di adesioni.

Domenica, per iniziativa dello stesso, è programmata, dalle 9 alle 19, una campagna di sensibilizzazione in vari comuni del comprensorio perché “se muore l’ospedale muore la città. Acceleriamo uniti”.

I “punti” scelti per la campagna saranno piazza Garibaldi a Marina di Patti, piazza Mercato a Gioiosa Marea, la villa comunale a Brolo e piazza Piersanti Mattarella a Ficarra.

“Aretè” si è già più volte appellata alle autorità civili e religiose del comprensorio, ai sindaci, alle deputazioni regionali, alle associazioni, agli ordini professionali e, infine, ma non per ultimi, a tutti i cittadini di buona volontà, affinchè si attivino per evitare tempi peggiori, nella piena consapevolezza che bisogna far fronte comune per mantenere al top il “Barone Romeo”.

L’associazione promuove la suddetta campagna partendo da alcune considerazioni che “suonano” pure come un campanello d’allarme: e’ normale che una risonanza magnetica stia parcheggiata per due anni senza essere utilizzata ? E’ normale che se un nostro anziano ha necessità di cure ortopediche debba emigrare ad almeno cento chilometri da casa perché, per una scelta errata, è stato cancellato il reparto di Ortopedia dell’ospedale di Patti ? E’ normale che il reparto di Otorinolaringoiatria sia stato ridotto ad un ambulatorio di frontiera ?

E’ normale che in un pomeriggio, senza alcun avviso, con una firma, si sia tentato di cancellare uno dei reparti di eccellenza dell’intera Isola ? “Il reparto di Terapia Intensiva Neonatale di Patti – sottolinea Aretè – è uno dei migliori del sud Italia. 

E’ umano che un malato oncologico debba recarsi a Taormina per i controlli periodici che fino a qualche tempo fa erano eseguiti a Patti ?

Secondo l’associazione, “non è più possibile assistere inerti allo smantellamento della nostra importante struttura ospedaliera, in virtù di un piano sanitario regionale che non ha tenuto conto della storia sanitaria del “Barone Romeo” di Patti, della morfologia del territorio, del fatto che la struttura sia dotata di elisuperficie attiva h24, della popolazione insistente sul nosocomio, Isole Eolie comprese”.

“Aretè” intende essere propositiva e soprattutto collaborativa: “Ci siamo e porteremo avanti con determinazione la nostra battaglia di civiltà e giustizia sociale”.

Nicola Arrigo

 
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