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PATTI – Ass.“Amici Mondo Indiviso”. Bilancio di fine anno della dott.ssa Antonietta Zampino

PATTI – Ass.“Amici Mondo Indiviso”. Bilancio di fine anno della dott.ssa Antonietta Zampino
Dicembre 23
14:05 2019

Come sempre, le festività natalizie e la fine dell’anno sono l’occasione per l’Associazione “Amici Mondo Indiviso” di fare un bilancio. Lo stesso viene tirato dalla dottoressa Antonietta Zampino, pattese, da tanti anni, ormai, impegnata fattivamente, assieme all’associazione, per dare speranza, dignità, futuro a tante persone povere, oppresse, prive del riconoscimento dei diritti fondamentali.

“Natale – esordisce la dottoressa Zampino – è la nascita della speranza in ognuno di noi, perché è la nascita di quella luce, Gesù, che guida i nostri passi sulla via della pace”.

“Purtroppo – inizia la propria disamina la dottoressa Zampino – dobbiamo ammettere che quest’anno molte cose non sono andate come avremmo desiderato: la pace in Eritrea si è rivelata fasulla, il dittatore continua ad annientare il suo popolo e lo ha dimostrato prima in estate, chiudendo l’ospedale di Digsa (realizzato grazie anche agli aiuti della diocesi di Patti e dove per anni la dottoressa Zampino ha svolto il propri servizio, n.d.r.) e tutti i presidi sanitari cattolici e poi chiudendo anche le scuole cattoliche. Successivamente, facendo arrestare tutti coloro che si sono ribellati a tali ingiustizie; infine, richiudendo le frontiere con l’Etiopia dopo tre mesi dalla cosiddetta pace”.

“A Fognano  – prosegue la dottoressa Zampino – abbiamo dovuto chiudere il centro di accoglienza per richiedenti asilo a causa degli iniqui decreti contro gli immigrati”.

Ci sono, comunque, anche notizie positive: “Eventi belli avvenuti soprattutto in Tanzania, la laurea di alcune ragazze, le esperienze dei giovani del gruppo mese”.

“Abbiamo bisogno- insiste la Zampino  – del vostro incoraggiamento e del vostro sostegno, in questo mondo sempre più chiuso nell’egoismo personale e nell’indifferenza. La gioia nei volt idei giovani e dei volontari che fanno esperienza di essere dono tra i bambini di strada o gli ex lebbrosi ci dice che chi fa il bene riceve il centuplo di quello che dà. Perché chi ama gratuitamente, senza cioè aspettarsi niente in cambio, è riempito dalla felicità dell’altro”.

La dottoressa Zampino auspica che “nel nuovo anno tutti possiamo sperimentare la vera gioia, che è accoglienza, nel piccolo Gesù, di tutti i piccoli della terra, di tutti gli ultimi del mondo”. Infine, un ringraziamento “a tutti coloro che hanno sostenuto i progetti che abbiamo proposto nel corso dell’anno, sia per sopperire a necessità urgenti come in Eritrea o in India, sia per creare le basi per uno sviluppo integrale che dia ad ogni uomo l’opportunità di costruire il suo futuro con giustizia e dignità”.

Nicola Arrigo

 
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