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PATTI – ”Amministrerò fuori dal Palazzo”. Le priorità del neoassessore Longo: cultura dell’accoglienza e gioco di squadra

PATTI – ”Amministrerò fuori dal Palazzo”. Le priorità del neoassessore Longo: cultura dell’accoglienza e gioco di squadra
Dicembre 10
21:33 2014

A Palazzo dell’Aquila è fumata bianca: il sindaco Aquino ha finalmente rotto gli indugi ufficializzando la nomina del nuovo assessore del Comune di Patti. Si tratta di Fabio Longo, giovane imprenditore pattese, proprietario insieme a Giorgio Puglia del bar “Papilla” di Patti Marina, che andrà a sostituire il dimissionario Gioacchino Pipitò. Al nuovo componente della squadra di governo sono state assegnate le deleghe a Turismo, Sport, Politiche giovanili, Innovazione tecnologica e Marketing territoriale, mentre il primo cittadino manterrà per sé quelle a Tributi, Bilancio e Commercio. Conferenza_Stampa_Patti_neo_assessore_Longo_001

Largo ai giovani, è proprio il caso di dirlo. Con l’ingresso di Fabio Longo in giunta, l’amministrazione Aquino abbassa ancora la media anagrafica dei suoi componenti. Il più anziano – per modo di dire – è l’assessore Enzo Orfici che ha appena 40 anni. Il nuovo assessore, invece, ne ha soli 32, al pari di Alessia Bonanno che di recente ha preso il posto dell’ingegnere Nino Lena. Ma se la seconda ha già un trascorso tra i banchi del Consiglio comunale, il primo è completamente avulso da qualsiasi esperienza politica e amministrativa. Proprio ciò che cercava il primo cittadino: un soggetto estraneo da logiche elettorali, armato di buona volontà e con una certa esperienza nel settore turistico. Ecco il profilo ideale incarnato dal giovane Longo, uno dei protagonisti del rilancio economico e turistico del lungomare di Patti Marina.Conferenza_Stampa_Patti_neo_assessore_Longo_002

“La mia giunta – ha dichiarato Aquino – si è sempre caratterizzata come una giunta di persone competenti. Tenendo fede a questa logica abbiamo pensato a Fabio, un ragazzo che si è lanciato in un’avventura imprenditoriale in grado di trasformarsi in una realtà che oggi è punto di riferimento dei giovani pattesi e che rappresenta uno di quei fattori che hanno determinato la trasformazione di Patti Marina. Se oggi il lungomare è diventato ciò che è, lo si deve in parte anche a Fabio e agli altri giovani che hanno rischiato capitali propri. L’ho scelto proprio per la sua capacità di misurarsi con le sfide importanti».

Deleghe fondamentali quelle assegnate al giovane imprenditore classe 1982, sul quale il sindaco sembra riporre massima fiducia: «Consegno il testimone ad un corridore più capace di me e che sa bene quali sono le azioni da mettere in campo per implementare l’offerta turistica. Certo, non è stato facile convincerlo, ma questo mi ha confermato che ho scelto una persona seria e responsabile».

Visibilmente emozionato il neo assessore: «Per me – ha dichiarato – si tratta di un’esperienza inedita, per cui avrò bisogno di alcuni punti di riferimento, a partire dal sindaco, che ringrazio per avermi dato questa fiducia, e dai tanti amici che hanno finora lavorato con me su Patti Marina. Cercherò di non deludere nessuno di loro e soprattutto i cittadini. Non conosco bene la macchina amministrativa, ma sono convinto di poter fare bene».

Patti_Municipio_Fabio_Longo_001Diverse le priorità indicate, tra cui l’esigenza di far emergere l’immagine di una città in grado di esprimere appieno la cultura dell’accoglienza. Fondamentale anche l’utilizzo degli strumenti della rete per promuovere all’esterno le bellezze, spesso sconosciute, di cui il territorio è pieno zeppo. Strategiche, da questo punto di vista, le deleghe a Innovazione tecnologica e marketing territoriale.

Altro obiettivo dichiarato, forse il più importante, riguarda la necessità di fare squadra con gli operatori turistici della città. Più volte Longo ha utilizzato il termine “consorzio”, nella convinzione che solo un gioco di squadra potrà portare dei risultati. Al bando, dunque, gli scetticismi: «Bisogna uscire dal Palazzo, e se per coinvolgere gli operatori sarà necessario fare il porta a porta sono ben disposto a mettermi in gioco anche così», è il messaggio del neoassessore.

Giuseppe Giarrizzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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