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PATTI – Amministrative. I giovani se pur poco coinvolti non sono degli sprovveduti.

PATTI – Amministrative. I giovani se pur poco coinvolti non sono degli sprovveduti.
Ottobre 05
17:40 2021

Saranno  tanti i giovani che, per la prima volta, il 10 e 11 ottobre, andranno alle urne. E potrebbero, indubbiamente, costituire un fattore determinante, anche se, pure nel nostro piccolo ambiente, sono davvero pochi quelli che si interessano di politica.

Per la maggior parte, questi ultimi  sono figli o nipoti di chi, in passato, ha avuto un ruolo politico, perché sono veramente pochi quelli che si avvicinano a questa realtà sua sponte. Magari vengono attenzionati in vista della scadenza elettorale, qualcuno “riempie” le liste, ma, poi, sono quasi sempre lontani dalla vita politica cittadina, anche e soprattutto perché si fa davvero poco per coinvolgerli.

Chissà quanti approcci, nelle ultime settimane, i giovani hanno dovuto “sopportare”, chissà quante e quali promesse avranno ricevuto. In apparenza, comunque, sembrano rimanere freddi, distaccati da un appuntamento così importante per la vita politico-amministrativa della comunità di cui fanno parte.

Scetticismo, diffidenza, indifferenza, sembrano albergare stabilmente fra le giovani generazioni, nonostante si stia facendo di tutto per interessarli, essendo, indubbiamente, un “bocconcino” particolarmente appetibile in chiave elettorale.

Ma quello dei giovani è mero disinteresse o è la logica e naturale reazione verso un “mondo” che li trascura ? In realtà, sembra che il loro atteggiamento freddo e distaccato scaturisca principalmente dalla mancanza di certezze, dovuta, spesso, alla mancanza di informazioni.

Tutti i candidati, finora, hanno auspicato che i giovani possano “Restare” e non essere costretti a lasciare Patti, ma concretamente come si pensa di poter raggiungere tale obiettivo ? Parcheggiandoli… a convenienza in ambienti dove si ha “voce in capitolo”, in modo tale che costituiscano un sicuro serbatoio di voti ? Eppure, molti di loro potrebbero essere la classe dirigente del futuro, quel futuro che a Patti, purtroppo, continua ad essere…passato che si perpetua e a “puzzare” di vecchiume.

I giovani, a nostro avviso, non sono sprovveduti, non sono irresponsabili, non sono nemmeno preoccupanti nullafacenti. Sono figli del loro tempo, di un’epoca in costante e rapido mutamento. Sono in grado anche loro di chiedere “novità” (vere e non fittizie, apparenti), riforme, lealtà, azioni concrete, coerenza.

Sono le stesse richieste che magari vengono fatte da decenni, è vero, ma loro, con la speranza tipica dei 18-20 anni, credono possa finalmente arrivare qualcosa di diverso. I giovani hanno voglia di aria fresca e questo è l’unico modo per poterli avvicinare alla politica locale, in cui, viceversa, l’aria è spesso irrespirabile. Prova ne sia l’incandescenza che stanno assumendo i toni negli ultimi giorni e che, sicuramente, si infuocheranno ancora di più nel corso dell’ultima settimana prima del voto. Tutti detentori della verità, tutti giudici, tutti critici, tutti pronti ad aprire gli armadi degli altri per tirarne fuori gli scheletri, tenendo sigillati i propri che, verosimilmente, sono altrettanto pieni. 

A tal proposito, ci ha colpito il post di una mamma – che apprezziamo per la schiettezza e la propositività – che, con grande pacatezza (e trovarne, oggi, sui social, è una rarità) rivolge un appello ai candidati: “Vi prego di non dimenticare che spesso ai comizi sono presenti molti bambini che, seppur apparentemente distratti, hanno una capacità di giudizio stupefacente, immediata e libera.

Vi chiedo di non insultarvi reciprocamente perché in loro non abbia ad insinuarsi il dubbio che sia giusto far così. 

Non fateci sentire soli in questo grande compito che noi genitori abbiamo di educare i figli di questa città. Aiutiamoci anche attraverso la politica che ha in sé una preziosa funzione pedagogica ed educativa.

Abbiate a cuore questi figli!!! Grazie per quello che farete”.

In merito, rimaniamo più che pessimisti, anche se conserviamo una pur flebile speranza che prevalga il buon senso. Ricordando che chi…mercanteggia, prima ancora di denigrare la roba altrui deve saper propagandare la propria !

Nicola Arrigo

 
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