Patti24

 Breaking News

PATTI – Amministrative. “Comu si misu ?” quattro risate da prima Repubblica … anche se c’è davvero poco da ridere.

PATTI – Amministrative. “Comu si misu ?” quattro risate da prima Repubblica … anche se c’è davvero poco da ridere.
Settembre 30
07:30 2021

Sono giorni in cui le piazze, il lungomare, i social ridondano di parole, pochissime, invero, “nuove”. Spesso sembra un remake di qualcosa di già visto o ascoltato, con gli stessi clichet, le stesse tematiche (ospedale, la strada Patti-Taormina, ordinaria amministrazione, porto, tanto per citarne alcune).

Abbiamo già assistito ad alcuni comizi ed altri se ne susseguiranno nelle due settimane circa che ci separano dal voto; spesso, la cadenza di chi parla concilia perfino il sonno, salvo svegliare bruscamente l’uditorio, specie quello più…addormentato, quando, raramente, ha un inaspettato sussulto.

Spesso, in chi più in chi meno, perfino l’uso della lingua italiana lascia a desiderare, con pronomi personali impropriamente usati (in genere, ad esempio, sempre “gli” pur riferendosi ad una donna o a qualcosa di genere femminile invece del canonico “le”); si registra  qualche attacco di “congiuntivite”, qualche frase non ha né capo né coda, qualche chilometrica parentesi si apre senza chiudersi mai. Non che la “bontà” di un sindaco dipenda dalla preparazione sintattico-grammaticale, ma in alcune circostanze – pure se ci si affida a citazioni – si rischiano davvero brutte figure.

E’, diciamo, un aspetto “goliardico” della corsa a Palazzo dell’Aquila, così come sa tanto di goliardia l’approccio che parecchi, direttamente candidati o loro…sponsor, hanno per “chiedere il voto”. La frase più ricorrente è: “Comu si misu ?”, cui si aggiungono le più classiche “U sa ca sugnu in lista, veru ?” oppure “Mu po’ dari un votu ?” I più raffinati e precisi provano addirittura a spiegare come si vota e, tutto sommato, fanno bene, perché non è da escludere che possa generarsi nell’elettore un po’ – o tanta – confusione, a proposito, ad esempio, del voto disgiunto o della preferenza a un uomo e a una donna. 

C’è un ulteriore aspetto buffo (ma non più di tanto): trovare in contrapposizione persone, addirittura parenti, che hanno rotto l’idillio che a lungo li ha uniti e concorrere in binari diversi, anche non esponendosi direttamente.

Le elezioni sono anche questo: situazioni indecifrabili, tattiche degne del miglior stratega, promesse di luna, cielo, mare, pur sapendo di non poter offrire manco le briciole. E’ il caso, allora, di non essere troppo seri, perché già tanto seri sono e saranno i problemi che la nuova amministrazione dovrà affrontare.

Facciamocele quattro risate, sentendo o leggendo strafalcioni o affermazioni talmente assurde da mettere in discussione la nostra stessa intelligenza. Facciamocele quattro risate (o forse c’è da piangere…), perché, nonostante nessuno degli schieramenti avrà mai la decenza di ammetterlo, Patti resta “ostaggio” degli onorevoli di turno che nelle loro stanze dei bottoni credono – e gliene viene offerta l’opportunità – di decidere le sorti della nostra città, calando – forse è il caso di dire imponendo – dall’alto determinate mosse politiche, persone e alleanze.

Sembrava ci potesse essere una forza veramente “nuova” che avrebbe potuto portare una “ventata di freschezza”, anche anagraficamente parlando, ma è anch’essa caduta nel tranello e non ha avuto probabilmente il coraggio di “lottare” da sola. E’ stata così risucchiata nei giochi della vecchia politica. Ma non si sbandierava l’avvento della seconda o addirittura terza Repubblica ? A Patti, forse, siamo ancora più indietro della famigerata prima Repubblica.

I “pupari” e i “pupi”, chi muove i fili e chi, inerme, si fa “muovere”, chi dà i diktat e chi, supinamente, li esegue.

Spiacenti: non crediamo proprio sia per il bene di Patti e dei pattesi. E,allora, ci siamo sbagliati: c’è davvero poco da ridere !

Nicola Arrigo

 
Patti24
Gruppo Facebook 16.188 membri
Iscriviti al gruppo
 

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.